Mandello: all'Arci dal 26 la mostra 'Curiosità di un motoraduno'

L’associazione culturale Lumis Arte, in collaborazione con il Circolo Arci Promessi Sposi, presenta la mostra “Curiosità di un motoraduno. Fotografie per i 100 anni della Moto Guzzi”, che si inserisce tra le numerose manifestazioni che celebrano il centenario della fondazione della casa motociclistica di Mandello del Lario.

L’esposizione presenta un reportage che guarda alle moto e alla loro storia, ma anche ai motociclisti e ai visitatori incuriositi a cui Rosandro Cattaneo “ruba” dei ritratti, cogliendo inoltre alcune peculiarità del rapporto tra questi e le moto. Il fotografo guarda i particolari meccanici e l’ambiente tra lago e montagne in cui si svolge la manifestazione, documentandone alcuni momenti istituzionali come le premiazioni. L’esposizione conduce i visitatori all’interno del motoraduno tenutosi a Mandello del Lario nel 1991, in occasione dei settant’anni della casa motociclistica, per scoprire le sue curiosità, i sui particolari e le persone che vi hanno preso parte. Per restituire l’atmosfera e il fascino delle moto d’epoca alle sue fotografie Rosandro Cattaneo sceglie di scattare con una pellicola in bianco e nero, che sviluppa però come se fosse a colori (C41), dandole così un’intonazione seppia. Inoltre per la loro stampa (1992) decide di usare una carta per fotografie a colori, aggiungendo un’ulteriore, benché leggera, intonazione all’immagine, ora più gialla, più verde o viola.

Per meglio introdurre le fotografie e descrivere l’atmosfera dei raduni la mostra è accompagnata dalle memorie di Stefano Bonacina, presidente del Moto Guzzi Club Mandello, raccolte da Daniele Re. Queste avvicinano il visitatore allo spirito del guzzista: un senso di appartenenza e un sentimento che conduce a Mandello motociclisti da tutta Europa e oltre.
La mostra è un momento di valorizzazione della storia del territorio che si arricchisce delle fotografie istantanee dedicate da Daniele Re al Circuito del Lario, la competizione che si correva sulle strade della Valassina e di cui si ricorda quest’anno il centenario. Nelle sue quindici edizioni, svoltesi dal 1921 al 1939, hanno partecipato e vinto alcune tra le prime Moto Guzzi messe in produzione. Per realizzare le sue fotografie Daniele Re ha ricercato tra le immagini storiche della gara quelle che mostrano i punti salienti del circuito, quindi li ha fotografati con le medesime inquadrature per vedere come il tracciato è cambiato nel tempo.

Sabato 27 agosto alle ore 16.30 il fotografo Rosandro Cattaneo e il curatore Daniele Re presenteranno la mostra “Curiosità di un motoraduno. Fotografie per i 100 anni della Moto Guzzi” e ne illustreranno le immagini.



Rosandro Cattaneo (Mandello del Lario, 1942) è un fotoamatore che inizia a fotografare dai primi anni ’70, e negli anni ’80 sperimenta il linguaggio audiovisivo partecipando a diverse rassegne nazionali, come il Festival Internazionale di diaporama (Legnano, 1991). Dai primi anni ’90 si interessa a tecniche alternative rispetto alla fotografia tradizionale, usando la Polaroid e il foro stenopeico, entrambe fortemente legate alla temporalità: dallo sviluppo istantaneo nella prima ai tempi lunghi necessari per impressionare la pellicola nella seconda. In questi anni Cattaneo lavora prima come carpentiere metallico e successivamente come autista di pullman, mantenendo l’interesse creativo per la fotografia. Così il suo rapporto con questa è definito dall’affetto verso le immagini realizzate (spesso copie uniche), dal rispetto per le fotocamere che si costruisce da sé, oltre che dal divertimento della sperimentazione tecnica.

L’Associazione Lumis Arte è felice di presentare la mostra “Curiosità di un motoraduno” di Rosandro Cattaneo al circolo Arci Promessi Sposi, un luogo identitario di Mandello, in particolare della frazione Molina. Qui l’autore e le sue fotografie trovano un particolare intreccio di relazioni fatto dalle persone che vivono Mandello e la storia della Moto Guzzi.
Lumis Arte è formata da osservatori della cultura contemporanea per progettare e realizzare eventi artistici, dando attenzione al valore scientifico, divulgativo e didattico, senza dimenticare il coinvolgimento emotivo di cui l’espressione artistica è capace. Lumis Arte nasce per trovare soluzioni nuove alla comunicazione culturale, oltre a conservare e valorizzare gli archivi di artisti e fotografi, che rischierebbero di essere dimenticati. 
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