Calolzio, mensa: chi non versa l'arretrato non si iscrive. L'appello per il '5 per mille'

Il sindaco Marco Ghezzi
Nel pieno della vacanze estive, ad anno scolastico dunque terminato da settimane, a Calolzio non si è ancora chiusa la questione dei mancati pagamenti riferiti al servizio mensa da parte di un numero cospicuo di famiglie. Il sindaco Marco Ghezzi assicura che in molti, dopo ripetute sollecitazioni, dapprima da parte della società appaltatrice - la Ladisa di Bari - poi da parte anche del Comune, hanno provveduto a saldare il dovuto, spesso cifre modestissime, nell'arco di qualche decina di euro che, nel complesso però, lo scorso febbraio cubavano per ben 14.000 euro, "buco" poi andato ulteriormente ingrossandosi di mese in mese, tanto da portare l'impresa a minacciare di non servire più i pasti ai bambini non in regola con l'acquisto dei buoni. Una soluzione drastica, non attuata anche per l'intervento dell'amministrazione, dettasi contraria a tale misura e intervenuta più volte per spingere i calolziesi morosi a versare il dovuto, ricordando altresì come, presentando l'ISEE si abbia diritto - sotto una determinata soglia - all'accesso gratuito al servizio oppure a "sconti" con la compartecipazione del Comune alla spesa. 25, a inizio anno scolastico, per esempio, i nuclei esentati in toto dal pagamento e 200 quelli aiutati con riduzioni.
Ancora in corso l'interlocuzione tra gli uffici della Ladisa e quelli dell'Ente pubblico per capire come intervenire su chi non ha ancora azzerato la propria posizione debitoria.
"Chi non paga non potrà iscriversi alla mensa il prossimo anno scolastico" ha però puntualizzato il sindaco, facendo riferimento alla novità che scatterà da settembre.
Nel mentre, il Comune ha diffuso un appello a tutti i cittadini affinché scelgano di destinare il 5 per mille dell'imposta sul reddito (ex IRPEF) per sostenere le proprie attività sociali. I fondi introitati in questo modo saranno usati proprio per all'esenzione dal pagamento della refezione scolastica per le fasce più deboli.
Per destinare il 5 per mille al Comune di Calolzio è necessario indicare il seguente codice fiscale 82001550167 sul modello CUD (o modello 730 o modello unico), senza alcun aggravio fiscale. "Ricordo che al contribuente questo gesto non costa nulla, ma può servire ad aiutare il Comune a garantire un pasto a quei bimbi i cui genitori per ragioni varie non possono permettersi la sia pur modesta spesa. Sono parecchi, dateci una mano".
A.M.
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