Somasca: lavori finiti, il 14 viale delle Cappellette, Valletta e Rocca dell'Innominato tornano fruibili

Il cancello era stato sbarrato lo scorso 10 gennaio, dopo l'ennesima scarica di sassi. Il 14 agosto, vigilia della festa dell'Assunta, tutta l'area del Santuario di San Girolamo a Somasca fino ad ora interdetta, tornerà ad essere fruibile. Come annunciato infatti da Padre Livio Valenti, sono terminati sia gli impegnativi lavori di messa in sicurezza di tutta la parete sotto la Rocca dell'Innominato - "realizzati dalla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, cui va tutta la nostra gratitudine" - sia i necessari interventi di pulizia e recupero di diverse parti ammalorate, affidati da un gruppo di volontari e volontarie a cui il superiore dei Padri somaschi rivolge un grazie di cuore, "Anche nei giorno di grande caldo - sottolinea il parroco di Somasca - hanno lavorato intensamente".

Il viale delle Cappellette e la Valletta in foto tratte dal https://www.santuariosangirolamo.org

Da domenica prossima, dunque, si potrà tornare a raggiungere la Valletta e a salire la scala santa, fermandosi altresì in preghiera dinnanzi alle Cappellette che raccontano la vita del santo, il cui restauro si è concluso nel 2021, quale ultimo tassello - si pensava - di una serie di interventi svolti all’interno e all’esterno della Chiesa, mettendo mano, tra l'altro agli affreschi del vecchio portico della casa madre risalenti al 1642 e all’altare. I lavori erano proseguiti con il restauro della Mater Orphanorum fino ad arrivare alla sistemazione delle campane, fondamentali per richiamare alle funzioni liturgiche. Grazie ai co-finanziamenti ottenuti da Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Fondazione comunitaria del Lecchese, anche le cappelle erano poi, come detto, tornate alla bellezza originale.
Ora, la riapertura dopo la messa in sicurezza, con la possibilità di salire di nuovo fino alla Rocca dell'Innominato, dopo mesi di attesa. "Ringraziamo tutti per la pazienza avuta" la chiosa di Padre Livio. "Ora inizia l’impegno a recuperare anche la ricchezza spirituale e storica di questa parte del Sacro Monte di Somasca, attivando comportamenti adeguati e propri di ogni spazio sacro, sia nel comportamento, nell’abbigliamento e con ogni altra attenzione dovuta ad una zona consacrata al silenzio, alla riflessione e alla preghiera".
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