Bellano: presentata la flotta di 'Vele a Colori', il lago ora è accessibile senza barriere
Le bandiere di Vele a Colori da ieri sventolano accanto a quella del circolo vela di Bellano e al vessillo nazionale. E' stato presentato ufficialmente il progetto di Lucia Miani e Matteo Raveglia, uniti nella vita e nel lavoro dopo un incontro fortuito sul lago (QUI il racconto), protagonisti nel parasailing.Le barche inclusive acquistate tramutando in sostegno a questa iniziativa i loro regali di nozze sono due a cui si è aggiunta una terza, donata da uno sponsor, di dimensioni maggiori, che può ospitare fino a sei persone. Una “flotta” insomma, come l'ha definita Lucia durante la presentazione. “Siamo felicissimi di questo”.
Lucia e Matteo
Ha poi preso la parola il sindaco Antonio Rusconi facendo gli auguri alla nuova associazione che va ad aggregarsi al progetto “Bellano Friendly”, un insieme di “tanti piccoli gesti a favore di chi ha delle disabilità, di tutte le età” ha detto il primo cittadino. Proprio nel corso del prossimo weekend in paese sarà organizzata la Telethon Cup, torneo di calcio a sostegno della ricerca. Anche Vele a Colori parteciperà facendo provare l’imbarcazione a chi lo desidera. “Speriamo che sia solo l’inizio di una bella collaborazione” ha terminato Rusconi.Ci crede, con convinzione, anche il direttore sportivo del Circolo: Luca Bertacchi ha ribadito come questa idea sia nata dal desiderio di dare la possibilità a tutti di poter veleggiare e fare dei corsi inclusivi in cui i bambini possono stare insieme, oltre la disabilità. Obiettivi ben chiari nella testa di Lucia e Matteo, illustrati da quest'ultimo agli intervenuti, ieri pomeriggio, alla cerimonia inaugurale. Si è parlato dunque di iniziative, come appunto la partecipazione alla Telethon Cup. Ma anche appunto di esperienze di navigazione sul Lago e della volontà di lavorare con le scuole per lezioni di vela in orario scolastico.“Abbattere le barriere non è solo mettere una persona in barca ma fare salire insieme tante persone, con il migliore amico, la famiglia: questo fa la differenza e la barca a sei posti che è stata donata proprio per poterla fare” ha concluso Matteo.
M.A.