Primaluna: festa a Contra per i 50 anni del 'Cappello Alpino'

Cinquantesimo anniversario per il Monumento “Cappello Alpino” in località Contra di Primaluna. La festa è iniziata ieri con una cena ed è proseguita oggi con la Messa, l’alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro. Durante la celebrazione accompagnata dai brani suonati dal Corpo musicale Santa Cecilia di Cortabbio, don Cesare Gerosa ha parlato di Mosè sul monte Sinai. "Quando il Signore lo ha mandato su e giù come un Alpino - ha detto il sacerdote – restò saldo come se vedesse l’invisibile. Come tante persone hanno dato la vita per altri, così le Penne Nere hanno fatto nei conflitti mondiali, loro che in tempo di guerra e di pace hanno sempre rivolto uno sguardo ai bisogni degli altri”.




Il capogruppo Andrea Spotti, nel suo intervento al termine della funzione religiosa, ha poi ricordato come il Monumento sia diventato un punto di riferimento per gli abitanti di Primaluna e di quanti vogliano trascorrere momenti di svago e di pace, spiegando che è stato costruito per celebrare il primo centenario della fondazione del Corpo degli Alpini e rappresenta l’unità del gruppo locale, "unico come unico è il cappello per tutti coloro che lo portano con orgoglio e con la consapevolezza di appartenere ad una associazione riconosciuta soprattutto per lo spirito di fraternità e per l’altruismo con cui opera”.




Spotti ha poi terminato ringraziando tutti coloro che hanno costruito il cippo diventato tanto caro al gruppo. Dopo di lui ha preso la parola il sindaco Mauro Artusi, riportando l’attenzione sul contesto in cui è stato edificato il Monumento, “un posto bellissimo seppure nei giorni scorsi si siano dovuti abbattere degli alberi per una malattia che ha colpito la vegetazione”.
Il primo cittadino ha proseguito ricordando il sacrificio che hanno patito i costruttori, in quanto le “possibilità economiche erano inferiori a quelle di oggi, eppure c’erano dei valori come il sentirsi parte degli Alpini che hanno portato a costruire questa bellissima opera. Tra cinquant'anni, quando i più giovani festeggeranno il centenario, dovranno ricordarsi di quanto i genitori o i nonni hanno fatto nel 1972. Questo cappello deve rimanere per trasmettere i valori che ne sono alla base”.



Il sindaco, infine, ha voluto ringraziare il capogruppo uscente Ennio Maroni, con un augurio di buon lavoro al suo successore Andrea Spotti. La festa è proseguita con il rancio alpino a base di polenta taragna, spezzatino e salsicce che i volontari hanno cucinato per tutti gli amici che hanno celebrato la ricorrenza.
M.A.
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