Premana: un incidente stravolge la vita di un campione, Tita Lizzoli ripercorre la sua vita in 'Pochi secondi'
Sono stati un lungo ricovero in ospedale e il suggerimento della figlia Sara colto con iniziale titubanza a spingere Tita Lizzoli, a scrivere un libro, una biografia, il cui ricavato sarà in parte devoluto all’Associazione Illumina di Blu Valsassina.
Ma non è stato questo il ricovero che lo ha portato a scrivere la sua biografia, nata decisamente in tempi più recenti. Era l'agosto 2020: in piena pandemia una grave infezione a livello del bacino, dove un impianto strutturale gli “tiene insieme” le ossa dal momento dell'incidente, costringe il premanese a entrare in ospedale. Una permanenza durata 35 giorni, vissuti in camera da sola, viste le limitazioni in essere per contenere la diffusione del covid. Da qui l'esigenza di ingannare il tempo, di trovare un'occupazione per tirare sera. Ed inizia a scrivere.
Quell’anno i suoi testi rimangono nel pc, come l’anno successivo, fino al dicembre scorso, quando Tita decide di portare tutto ad un conoscente – giornalista - per far correggere quanto ha scritto e poterlo pubblicare.
Venerdì scorso, 24 giugno, le 500 copie di “Pochi secondi” sono pronte da ritirare in tipografia. Lizzoli ha iniziato a distribuirle nelle edicole dell’alta e Bassa Valsassina, fino all’edicola del centro commerciale Fuentes a Piantedo. Già un terzo dei volumi consegnati è stato acquistato. Sabato 2 luglio proseguirà, il mattino a Pagnona e il pomeriggio a Talamona (So) in occasione dell’evento K2 Valtellina Extreme Vertical Race, competizione di Ski runners in cui i più forti performers si sfideranno e qui il campione della Valvarrone sicuramente incontrerà i vecchi amici con cui gareggiava prima dell’incidente. “Perché quando fai parte del mondo delle gare non esci mai”. Come quando ti costruisci una famiglia solida. E a tal proposito, grande la sorpresa per la moglie di Tita: solo aprendo il libro già dato alle stampe ha realizzato che era dedicato a lei.
Un amore vero, lungo una vita. Altro che “Pochi secondi”.
Il (quasi) 56enne di Premana ha dimostrato così, ancora una volta, di avere un gran cuore. E quella tenacia che anni fa gli ha permesso di riprendere in mano una vita stravolta da un incidente.
Nel pieno della sua carriera. Era il febbraio 1998. Tita aveva 31 anni: un camion lo ha investito mentre si allenava lungo la provinciale tra Taceno e Bellano. Lui, campione del mondo di corsa di montagna, si è trovato schiacciato dall'autoarticolato contro il guard rail, sulle strade di case, dopo diverse centinaia di ascese potenzialmente ben più pericolose. Abituato a toccare il cielo con un dito, si è trovato invece steso a terra. “Sdraiato sopra il mio sangue che fuoriusciva da varie ferite” scrive lui stesso. Con una grande paura. Non riuscire nemmeno più a camminare. Ed invece, dopo una lunga degenza e alcune operazioni, è tornato a poggiarsi sulle proprie gambe. Ma non è stato questo il ricovero che lo ha portato a scrivere la sua biografia, nata decisamente in tempi più recenti. Era l'agosto 2020: in piena pandemia una grave infezione a livello del bacino, dove un impianto strutturale gli “tiene insieme” le ossa dal momento dell'incidente, costringe il premanese a entrare in ospedale. Una permanenza durata 35 giorni, vissuti in camera da sola, viste le limitazioni in essere per contenere la diffusione del covid. Da qui l'esigenza di ingannare il tempo, di trovare un'occupazione per tirare sera. Ed inizia a scrivere.
Quell’anno i suoi testi rimangono nel pc, come l’anno successivo, fino al dicembre scorso, quando Tita decide di portare tutto ad un conoscente – giornalista - per far correggere quanto ha scritto e poterlo pubblicare.
Venerdì scorso, 24 giugno, le 500 copie di “Pochi secondi” sono pronte da ritirare in tipografia. Lizzoli ha iniziato a distribuirle nelle edicole dell’alta e Bassa Valsassina, fino all’edicola del centro commerciale Fuentes a Piantedo. Già un terzo dei volumi consegnati è stato acquistato. Sabato 2 luglio proseguirà, il mattino a Pagnona e il pomeriggio a Talamona (So) in occasione dell’evento K2 Valtellina Extreme Vertical Race, competizione di Ski runners in cui i più forti performers si sfideranno e qui il campione della Valvarrone sicuramente incontrerà i vecchi amici con cui gareggiava prima dell’incidente. “Perché quando fai parte del mondo delle gare non esci mai”. Come quando ti costruisci una famiglia solida. E a tal proposito, grande la sorpresa per la moglie di Tita: solo aprendo il libro già dato alle stampe ha realizzato che era dedicato a lei.
Un amore vero, lungo una vita. Altro che “Pochi secondi”.
M.A.