Olginate: inaugurato l'ex Municipio dopo i lavori di riqualificazione, 'un sogno realizzato'
Un piccolo grande sogno quello realizzato quest'oggi dalla comunità di Olginate. Dopo una lunga attesa è stato infatti inaugurato l'ex palazzo municipale di via Redaelli, oggetto di un'importante opera di riqualificazione del valore di oltre un milione di euro che gli ha dato una veste completamente nuova: d'ora in avanti lo stabile ospiterà la Biblioteca Civica (con una sala studio e un'area bimbi), la segreteria didattica dell'Istituto Comprensivo, un locale polivalente e uno spazio espositivo, occupato per l'occasione dalla mostra "Acquarello da favola" a cura degli alunni della Primaria.
Il sindaco Marco Passoni
Un lungo percorso, dicevamo, quello che ha portato al risultato odierno: dopo il "trasloco" del Municipio in Piazza Volontari del Sangue, infatti, era stato ancora l'ex sindaco Rocco Briganti, nel 2013, a dare il via all'iter per reperire i fondi necessari allo svolgimento dei lavori, con il progetto più volte modificato in corso d'opera anche in base alle indicazioni della Sovrintendenza.
Grande, quindi, la soddisfazione da parte dell'attuale primo cittadino Marco Passoni, che ha seguito gli interventi passo dopo passo e quest'oggi ne ha potuto presentare i frutti alla comunità, aprendo il suo discorso inaugurale con una citazione di Oscar Wilde: ""Una carta del mondo che non contiene il Paese dell'Utopia non è degna nemmeno di uno sguardo, perché non contempla il solo Paese al quale l'Umanità approda di continuo. E quando vi getta l'àncora, la vedetta scorge un Paese migliore e l'Umanità di nuovo fa vela. Il progresso altro non è che il farsi storia delle utopie". Questa riqualificazione è nata come un sogno, grazie al nostro ex sindaco Rocco Briganti che si è dimostrato capace di cogliere un'occasione" ha esordito Passoni. "In quel lontano 2013 abbiamo capito che era necessario cambiare mentalità, che i soldi avrebbero potuto esserci se fossimo stati in grado di sfruttare un'opportunità. Abbiamo quindi presentato un bando e un progetto velocemente, per poi lavorare con il sovrintendente e i tecnici in uno scambio continuo e corretto, per un edificio che guardasse al passato ma anche al futuro".
La benedizione di don Matteo Gignoli
Il taglio del nastro con Giuseppe e Luigi Fumagalli
"È stato un percorso lunghissimo" ha proseguito il sindaco. "La conclusione degli interventi era già indicata nel programma del mio primo mandato, il fatto di vederla oggi non è un fallimento, ma la dimostrazione del fatto che siamo stati capaci di mantenere il finanziamento ottenuto anche dopo proroghe su proroghe. E il risultato è sotto gli occhi di tutti. La voglia di sognare, di inseguire bandi e opportunità è rimasta, tanto che solo poche settimane fa abbiamo incassato un milione di euro per realizzare la nuova mensa scolastica e il centro di cottura, un altro progetto nato con Rocco Briganti. Per Olginate il PNRR è qualcosa di vero e concreto. È un momento difficile, ma da parte nostra c'è l'impegno a portare avanti tutti i progetti. Ringrazio la mia Giunta precedente e quella attuale, ma anche tutto il Consiglio, minoranza compresa, perché sulle cose serie non ci si divide ma si lavora insieme".
Gli spazi interni
Un'immagine della mostra
Passoni ha poi proposto un'altra citazione di Woody Allen: ""Le cose non si dicono, si fanno. Perchè quando si fanno parlano da sole". A un certo punto abbiamo ricevuto tante critiche per questo giardino. Non è facile spiegare che cosa sta dietro a questo progetto, ma i risultati sono evidenti. Quando finalmente il cantiere è sparito e abbiamo potuto togliere la recinzione esterna, non riuscivo a passeggiare in paese senza che qualcuno mi fermasse per complimentarsi del lavoro svolto, e questo è stato il miglior riconoscimento possibile. In realtà io ho fatto poco. Devo ringraziare gli architetti Neri, Bianchi e Martorana, nonchè l'ingegner Dell'Acqua, il sovrintendente e le imprese Sandrini e Milani Costruzioni. Serve l'impegno di tutti perché le cose vengano bene. Infine, voglio riproporre un'espressione utilizzata durante la mia campagna elettorale, "I care". Tutto quello che sta all'interno di questo edificio ci deve stare a cuore perché vi uscirà il futuro dei nostri ragazzi, ci sarà la biblioteca, ci deve importare. Non sarà un palazzo vuoto ma avrà un significato se ci metteremo dentro qualcosa che potrà contribuire a un futuro migliore. Abbiamo chiuso il cantiere con 1 milione e 200 mila euro, non abbiamo usato un euro in più di quanto previsto se non per opere non incluse nel capitolato iniziale come quelle per il giardino. È stato un percorso lungo, con dietrofront e cambi di rotta, ma alla fine siamo riusciti anche ad avere un piano in più, un tetto nuovo e un soppalco, con un contributo di 400.000 euro a fondo perduto grazie alla legge della "Buona Scuola" e la parte restante coperta grazie a un finanziamento a tasso zero. Questo luogo ci deve stare a cuore".
Ad occuparsi del taglio del nastro insieme al sindaco, dopo la benedizione a cura di don Matteo Gignoli, è stato il signor Luigi Fumagalli, l'olginatese "meno giovane" con i suoi 100 anni da compiere tra qualche mese, affiancato dal figlio Giuseppe che in paese tutti ricordano come lo "storico" bibliotecario. A seguire, la visita dei nuovi spazi e un rinfresco in compagnia.
B.P.