Un anno e mezzo per altre tre truffe a un 72enne sondriese

Il vice procuratore onorario Mattia Mascaro aveva ipotizzato una condanna a otto mesi di reclusione, tenendo conto del vincolo della continuazione dei reati. La sentenza del giudice in ruolo monocratico Gianluca Piantadosi è stata più pesante: un anno e sei mesi, oltre al pagamento di una multa pari a 1.500 euro.
Protagonista della vicenda giudiziaria discussa stamani in tribunale a Lecco è G.V., classe 1972, chiamato a difendersi dalle accuse di truffa e sostituzione di persona per aver ingannato tre donne residenti a Lecco e Varenna nel 2018, facendosi consegnare del denaro.
Secondo quanto emerso nel corso dell'istruttoria, la prima avrebbe sborsato all'odierno imputato (fintosi consulente d'impresa), una cifra pari a 377 euro con il pretesto di dover pagare delle marche da bollo, oltre a 700 euro a titolo di rimborso per un pagamento di fornitura telefonica.
La seconda vittima avrebbe stipulato un contratto di locazione con l'uomo, spacciatosi per un'altra persona; G.V. avrebbe infine ingannato una terza donna, fingendo di assumerla e facendosi consegnare 1.500 euro di abbigliamento per presenziare ad una festa a Los Angeles.
Stamani la discussione finale; se il vpo ha chiesto la condanna a otto mesi, si è battuto per la sua assoluzione l'avvocato Marcello Perillo, subentrato al collega Arveno Fumagalli. Secondo il legale lecchese non è emersa la prova che gli episodi ascritti al 72enne possano essere considerati truffe. A detta del difensore si tratterebbe piuttosto di prestiti di denaro.
''Il suo casellario giudiziario non deve spaventare'' ha asserito il legale, facendo riferimento ai numerosi precedenti di polizia del proprio assistito, salito alla ribalta delle cronache nazionali e che la scorsa udienza era statao tradotto a Lecco dalla casa circondariale di Parma dove stava scontando una pena di 5 anni e 6 mesi di reclusione.
L'avvocato Perillo ha dunque chiesto l'assoluzione per il capo d'imputazione relativo alla truffa in quanto ''il fatto non sussiste'', oltre al minimo della pena per la sostituzione di persona.
Ritiratosi in camera di consiglio il giudice Piantadosi ha condannato il sondriese a un anno e sei mesi di reclusione, indicando in novanta giorni i termini per il deposito della motivazione.
G.C.
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