Janna con mamma Siham e papà Nabil
I dolori del parto già li conosceva. Solo tre anni e mezzo fa ha dato alla luce la sua primogenita. Eppure nel cuore della notte, non ha dato importanza - pur essendo la sua seconda gravidanza ormai a termine - a quel "mal di pancia" che le pareva di avvertire. Erano solo le 3.30 e la situazione le sembrava assolutamente sotto controllo, tanto da rassicurare il marito, già in uscita da casa occupandosi, per lavoro, della distribuzione - a buon ora - del latte fresco. Verso le 4.30 però, Siham, giovane mamma di origini marocchine con residebza a Taceno, ha preso in mano il telefono, chiedendo al suo Nabil di tornare sui propri passi: i dolori si erano fatti più forti. Le doglie erano cominciate. Al ritorno in Valle dell'uomo alla moglie si erano già rotte le acque. "Ho chiamato il 118 e l'operatore ha iniziato a darmi tutte le istruzioni del caso", racconta il papà. Era ormai il momento del parto. Anzi no, il tempo di prendere in mano la situazione e... la piccola Janna già emetteva il suo primo vagito. "E' nata, non servono più indicazioni": questa l'unica cosa che Nabil è riuscito a dire all'addetto al centralino di Areu che, con voce calma, dall'altro lato del telefono cercava di gestire al meglio la chiamata, guidando passo per passo il suo interlocutore già diventato, in un amen, padre per la seconda volta. A questo perfetto sconosciuto, professionale ma empatico, la famiglia Enai rivolge ora un sentito ringraziamento. "Anche il primo travaglio era stato veloce ma non certamente come questo” aggiunge il trasportatore. E soprattutto ad occuparsi di Siham c'era il personale dell'ospedale, dove era arrivata per tempo. Oggi, invece, mamma e neonata il Manzoni lo hanno raggiunto in volo, dopo l'arrivo a Taceno dapprima dei Volontari del Soccorso Centro Valsassina - primi a felicitarsi per il lieto evento - e poi dell'elisoccorso, allertato per evacuare celermente la coppia. Tutto però era andato per il meglio. Entrambe - ora ricoverate in Ostetricia e Ginecologia - stanno decisamente bene. Janna con i suoi 3 chili e sessanta grammi è un vero amore. E Siham non vede l'ora di riportarla – letteralmente - a casa, a conoscere la sua "sorellona" e tutti i vicini che questa mattina all'alba - tirati giù dal letto dal rumore dell'elicottero - hanno salutato la nuova arrivata. “Nata a Taceno” come si troverà scritto sulla carta d'identità.