Olginate: ultimi giorni di riprese per il film di Albanese, qualche 'protesta' per le chiusure
Pensando alla visibilità che ne potrà derivare e all'indotto economico di cui il territorio ha già potuto beneficiare nell'ultimo mese e mezzo grazie alla presenza del cast, i "pro" sembrano nettamente superare i "contro". Che però ci sono stati. Girare un film, del resto, non è cosa da tutti i giorni, e richiede un impegno su svariati fronti, anche ben oltre il vero e proprio set. Lo sanno bene gli olginatesi, che ancora in questi giorni stanno facendo i conti con alcuni disagi derivanti dalle riprese per l'ultimo lavoro del loro celebre compaesano Antonio Albanese, che ha scelto proprio la sua terra d'origine quale scenario di una pellicola dalla trama - anche - autobiografica, che dovrebbe uscire nelle sale con il titolo "Cento domeniche".
Il segnale di divieto di sosta nel parcheggio di via Cantù
Dopo il casting e il primo "ciak" del 3 maggio scorso, le telecamere sono rimaste in azione per tutto il periodo successivo fino a oggi, lasciando Olginate soltanto per la realizzazione di alcune scene tra Lecco, Garlate e altre zone del circondario, con la "base" sempre mantenuta, di fatto, nel paese sulle rive del lago. Diverse, quindi, le ordinanze emesse dal sindaco Marco Passoni nell'ultimo mese e mezzo per vietare il transito in alcune strade del centro e la sosta in parcheggi sempre particolarmente utilizzati come quelli di via Cantù nei pressi del poliambulatorio (struttura per la quale sono comunque stati riservati alcuni stalli), Piazza Marchesi d'Adda, via Verdi e via Redaelli, con i residenti che non di rado hanno espresso il proprio malcontento sui social e direttamente in Comune.
Ancora nella mattinata di ieri e per tutta la giornata di oggi, inoltre, è stata disposta la completa chiusura di via Sant'Agnese - la principale arteria del centro - dall'incrocio con via Amigoni, così da consentire le riprese nei pressi dell'ex istituto di credito, trasformato nella sede della fittizia Banca Popolare Artigiana con tanto di insegna, numero civico e sportello del Bancomat. L'ennesimo provvedimento che, appunto, ha fatto storcere un po' il naso ad alcuni olginatesi e automobilisti in transito, con il Comandante della Polizia Locale intercomunale Matteo Giglio e il suo vice Francesco Carroccio - presenze fisse al "varco" con le loro moto di servizio a fare da "barriera" insieme alle recinzioni - costretti a fare i conti con richieste e lamentele nel loro già gravoso impegno per regolare il traffico. La pazienza dei cittadini, comunque, non sarà messa alla prova ancora per molto.
Per vedere il risultato finale sul grande schermo bisognerà attendere ancora qualche mese. Intanto, però, il capitolo di Olginate come CineCittà può dirsi concluso.
B.P.