Alta Valsassina: fiocchi gialli per la giornata del piede torto, con Mattia e mamma Laly 'testimonial'
Passando tra Casargo, Margno e Crandola Valsassina è facile notare, in bella mostra alle finestre delle case o all'esterno delle attività commerciali, nastri gialli. Richiamano l'attenzione, accendendo così un faro, sul piede torto, patologia a cui è dedicata la Giornata odierna. L’obiettivo della ricorrenza – si celebra ogni 3 giugno – è ovviamente sensibilizzare la popolazione.
I fiocchi gialli comparsi in Alta Valle
Tale malformazione muscolo-scheletrica si sviluppa durante il periodo fetale e che colpisce due bambini su 1.000, per lo più maschietti. I piedi dei bambini affetti da questa patologia congenita appaiono alla nascita ruotati verso l’interno, con le punte rivolte verso il basso, rigidi e deformati. Le cause possono essere genetiche (esiste infatti una familiarità allo sviluppo della malattia) oppure conseguenza di altra malattia, anche a livello neurologico.Dietro i fiocchi gialli diffusi in Alta Valsassina c'è Laly Caverio, mamma di Mattia, un bambino di 11 anni nato appunto con piede torto. Una disfunzione scoperta al quinto mese di gravidanza, con una ecografia. Dopo la nascita, il piccolo è stato indirizzato dunque dai medici dell'ospedale di Lecco agli specialisti del San Raffaele di Milano. La prima ingessatura già a tre settimane di vita, fino all'inguine, da cambiare periodicamente per tre mesi.
Mattia con la mamma. Sotto da piccino con la gambina ingessata
“Dal dottor De Pellegrin arrivavano bambini da tutta Italia, per curare la stessa patologia del piede torto – spiega Laly – Verso ferragosto è stato tolto l’ultimo gesso e siamo passati ad un tutore”. E' iniziata poi la fisioterapia e, a sette mesi, Mattia è stato sottoposto ad un intervento per l’allungamento del tendine d’Achille. Nel 2020 – dopo anni di “ginnastica” e controlli – il bambino avrebbe dovuto essere nuovamente operato ma il Covid ha bloccato i programmi, lasciandolo in lista d'attesa, ora al Buzzi di Milano. A settembre, con i coetanei, inizierà le medie, a Premana. Da Vegno, dove vive, raggiungerà in bus la Piazza da dove alcuni volenterosi si sono offerti di accompagnarlo poi fino al plesso, superando così le difficoltà legate alla mancata fermata proprio nei pressi dell'edificio, un qualcosa di problematico per chi non può camminare a lungo. “Di questo sono molto grata ai volontari e li voglio ringraziare pubblicamente: senza di loro Mattia non sarebbe potuto andare a scuola”.Ieri nel frattempo ha festeggiato il compleanno e oggi la Giornata dedicata a far conoscere la sua “particolarità” e il mondo che gli ruota attorno, giallo come i colori dei fiocchi che in tanti hanno accettato volentieri di esporre.
M.A.