'Curare' con gli animali: se ne è parlato con l'ATS in Valsassina
"Uomo e animale: un rapporto terapeutico". Questo è stato il fulcro dell'incontro tenutosi ieri sera presso la sede della Comunità montana, a Barzio. A prendere la parola per primo il presidente Fabio Canepari che ha illustrato come le realtà locali possono intervenire per portare benefici alle categorie più fragili presenti sul territorio spiegando poi come l'iniziativa sia nata dall'incontro con il direttore generale dell'ATS Brianza Carmelo Scarcella, insediatosi a Lecco nel 2021. Definita l'apertura di un ospedale di comunità in Valsassina – con la firma arrivata poi grazie alla disponibilità del comune di Introbio – si è passati a confrontarsi con il numero uno dell'Agenzia per la Tutela della salute anche sull'utilizzo degli animali per la “cura” delle persone con disabilità, arrivando dunque a delineare un progetto di cui la conferenza aperta al pubblico è solo un tassaello. “Tra le altre cose - ha aggiunto Canepari - abbiamo parlato del servizio di veterinaria che a breve sarà dislocato negli ambienti della Comunità montana. Nel giro di alcuni mesi abbiamo portato avanti, grazie ad ATS, iniziative che portano benefici al territorio”.
Dello stesso avviso Adriano Airoldi, sindaco di Introbio che ha sottolineato l'empatia venutasi a creare con il dr. Scarcella. “Per la Valsassina – ha detto - si apre l’opportunità di essere vicino alle persone portatrici di disabilità, ancora una volta l’occasione per fare bella figura. Quando siamo diventati ATS Brianza con Monza e Lecco, credevo saremmo stati messi da parte, trasformandoci in periferia della periferia, invece dopo il progetto per la casa di comunità e l’ospedale di comunità, adesso abbiamo anche il progetto degli interventi assistiti con gli animali: viviamo da protagonisti”.
Non a caso l'Ambito di Bellano, rappresentato in sala dalla presidente Gabriella Del Nero ha scelto di inserire il rapporto uomo-animale nella programmazione sociale del triennio in corso, puntando dunque sulle peculiarità e le potenzialità della proposta. “Per farlo – ha rimarcato la numero uno - è necessario lavorare insieme, terzo settore, enti locali e realtà sociali e sanitarie”.Da parte sua, il DG dell'ATS ha raccontato di aver toccato con mano, già 15 anni fa in Sardegna, gli effetti del lavoro compiuto da terapisti preparati con gli asini, portando poi l'esperienza a Brescia, dove lavorava, rendendosi conto di come tali Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) possano effettivamente contribuire a “ridurre gli stress e contenere comportamenti che escono dalla norma per una serie di ragioni” oltre a contribuire, più in generale, a dar sollievo ai disabili.
“Gli animali possono essere uno strumento a nostra disposizione per migliorare il benessere” ha affermato con convinzione, rammentando come il Ministero per la salute abbia indicato a tal proposito cane, gatto, cavallo, coniglio e asino. “Attorno a questi cinque animali il ministero ha descritto le linee guida per avere beneficio dal loro utilizzo a scopo terapeutico” ha detto il dr. Scarcella, addentrandosi nelle differenze tra i progetti educativi, le terapie assistite e le attività ludico creative, sottolineando i paletti imposti, anche in termini di formazione degli operatori.
Come argomentato dalla dottoressa Federica Bolognani, per l’ambito di Bellano, la sperimentazione degli IAA al momento in 29 comuni è stata inserita nel piano “per le persone con disabilità ma nel corso del triennio potrebbe essere possibile declinare il progetto anche verso le esigenze di tutto il territorio”.
Testimonianze concrete sono state proposte dal dr. Diego Perego - Direttore Igiene Urbana veterinaria ATS - nonché da Roberta Comparolo e Giovanni Russo di Colico, quali titolari dell'azienda agricola Quel raglio del lago di Como, che si occupa dell’allevamento di asini utilizzati negli IAA. La coppia ha frequentato e ottenuto da Terranostra, tramite Coldiretti, la qualifica di operatore agrituristico e di operatore di fattoria didattica. Possiede 3 asini: Pepa di 7 anni e Archie, castrone di 3, certificati dal Dott. Riccardo Rusconi, medico veterinario di Galbiate, esperto in IAA. Poi c’è il piccolo Cisco di 9 mesi, in “formazione”. Il futuro, insomma.
M.A.