Monte M.: in un lustro meno di 10 richieste ma è riproposto il bonus pannolini lavabili
L'obiettivo - certamente ambizioso - è sempre lo stesso: contribuire a ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati, e di conseguenza le emissioni di CO2 dovute alla loro combustione, per aiutare l'ambiente con un piccolo gesto quotidiano. Nasce da qui il nuovo lancio dell'iniziativa a cura del piccolo Comune di Monte Marenzo, che ancora una volta, come da un lustro a questa parte, ha deciso di supportare le famiglie che scelgono di impiegare per i loro bimbi, anche solo parzialmente, i pannolini lavabili in alternativa a quelli classici usa e getta.
Secondo le stime, nei primi due anni e mezzo di vita ogni bebè ne cambia circa 5.500, consumandone ogni anno 700 chili per una spesa media di quasi 1.400 euro. Notevole, come facilmente intuibile, il risparmio economico legato ai pannolini riutilizzabili, specie se lavati a temperature medio-basse, con elettrodomestici ad alte prestazioni energetiche, e fatti asciugare all'aria.
Finora la soluzione, proposta anche a Lecco a inizio 2020, non sembra aver riscosso particolare successo a Monte Marenzo, dove è stata adottata da un numero esiguo - inferiore alla decina - di famiglie residenti in paese, ma non per questo l'Amministrazione ha mollato la presa: anche quest'anno, infatti, il Comune ha voluto incentivare l'acquisto dei pannolini "green" erogando un contributo ai genitori fino a un importo del 50% su una spesa massima di 150 euro per ogni richiesta, che può essere effettuata anche dalle stesse persone per più figli (come spesso accaduto negli anni passati, a testimonianza del fatto che, una volta "assorbita" la novità, la soluzione è facilmente replicabile).
"L'idea era stata lanciata su proposta di un nostro consigliere comunale" ha spiegato il sindaco di Monte Marenzo Paola Colombo. "I numeri sono sempre stati abbastanza ridotti, ma se aumentassero ne saremmo più che felici. L'intento è quello di provare a ridurre il più possibile i rifiuti indifferenziati, ciascuno facendo la propria parte. Noi preferiamo evitare di distribuire kit già pronti, così da lasciare a ognuno la libertà di scegliere i pannolini che preferisce, pertanto ci limitiamo a erogare il contributo su domanda, con fondi recuperati dal nostro bilancio. In questo senso, un altro aiuto viene dai 40 euro di "sconto" sulla TARI per le famiglie con bimbi fino ai 3 anni di età e per quelle più numerose: è un altro modo per andare incontro alle tante spese che si devono affrontare con i minori e soprattutto i neonati".
L'auspicio, insomma, è che questa volta l'iniziativa possa fare presa in maniera più diffusa. Per il modulo con la richiesta di contributo per i pannolini lavabili CLICCA QUI.
Secondo le stime, nei primi due anni e mezzo di vita ogni bebè ne cambia circa 5.500, consumandone ogni anno 700 chili per una spesa media di quasi 1.400 euro. Notevole, come facilmente intuibile, il risparmio economico legato ai pannolini riutilizzabili, specie se lavati a temperature medio-basse, con elettrodomestici ad alte prestazioni energetiche, e fatti asciugare all'aria.
Finora la soluzione, proposta anche a Lecco a inizio 2020, non sembra aver riscosso particolare successo a Monte Marenzo, dove è stata adottata da un numero esiguo - inferiore alla decina - di famiglie residenti in paese, ma non per questo l'Amministrazione ha mollato la presa: anche quest'anno, infatti, il Comune ha voluto incentivare l'acquisto dei pannolini "green" erogando un contributo ai genitori fino a un importo del 50% su una spesa massima di 150 euro per ogni richiesta, che può essere effettuata anche dalle stesse persone per più figli (come spesso accaduto negli anni passati, a testimonianza del fatto che, una volta "assorbita" la novità, la soluzione è facilmente replicabile).
"L'idea era stata lanciata su proposta di un nostro consigliere comunale" ha spiegato il sindaco di Monte Marenzo Paola Colombo. "I numeri sono sempre stati abbastanza ridotti, ma se aumentassero ne saremmo più che felici. L'intento è quello di provare a ridurre il più possibile i rifiuti indifferenziati, ciascuno facendo la propria parte. Noi preferiamo evitare di distribuire kit già pronti, così da lasciare a ognuno la libertà di scegliere i pannolini che preferisce, pertanto ci limitiamo a erogare il contributo su domanda, con fondi recuperati dal nostro bilancio. In questo senso, un altro aiuto viene dai 40 euro di "sconto" sulla TARI per le famiglie con bimbi fino ai 3 anni di età e per quelle più numerose: è un altro modo per andare incontro alle tante spese che si devono affrontare con i minori e soprattutto i neonati".
L'auspicio, insomma, è che questa volta l'iniziativa possa fare presa in maniera più diffusa. Per il modulo con la richiesta di contributo per i pannolini lavabili CLICCA QUI.
B.P.