Valmadrera: il 25 Aprile celebrato con la musica e i testi degli alunni delle scuole
"Credo nel sole, anche quando non splende; credo nell'amore anche quando non lo sento; credo in Dio anche quando tace!".
Con questa scritta sul muro ritrovata in una cantina di Colonia dove alcuni ebrei si nascosero per tutta la durata della guerra, ha inizio uno dei libri-testimonianza dello sterminio ebraico: "Yossl Rakover si rivolge al suo Dio". Un'attestazione che ci ricorda l'impegno a non dimenticare che oggi assumiamo davanti ai vivi ma anche davanti a chi per la pace ha dato la sua vita. Non possiamo dimenticarlo".
Sono state queste alcune delle parole con cui il primo cittadino di Valmadrera, Antonio Rusconi circondato dagli altri membri dell'amministrazione comunale, ha voluto ricordare l'anniversario della Liberazione.
Un giorno importante, sentito oggi più che mai al quale tantissimi cittadini insieme a tutte le associazioni del territorio tra cui l'A.N.F.C.D.G. (Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra), l'Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia), gli Alpini, la Protezione civile e tante altre, hanno voluto partecipare.
La commemorazione iniziata con la celebrazione della messa, è entrata nel vivo con il corteo che dal palazzo comunale si è snodato, sulle note del corpo musicale Santa Cecilia di Valmadrera, lungo le vie del paese fino a raggiungere il Monumento dei Caduti. Qui a prendere la parola sono stati i bambini e i ragazzi della scuola primaria e secondaria di Valmadrera che hanno letto i loro pensieri e alcune delle lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana.
"Oggi, ha poi proseguito il sindaco, il compito del nostro appuntamento è innanzitutto questo: rievocare una tragedia ma anche una conquista, la democrazia e una liberazione, riscoprire la Resistenza come movimento popolare, il valore a quasi 80 anni di distanza dall'Assemblea costituente, la scelta della Repubblica, lo sforzo di coesione di diverse culture democratiche che dal 1943 al 1948 collaborarono per costituire le fondamenta di questo Paese, unite nella fiducia per la democrazia, nel lavoro per la dignità dell'uomo, nell'amore per la libertà".
Il corteo è poi giunto presso il cimitero comunale dove il primo cittadino insieme al vicesindaco Raffaella Brioni, si è recato per portare i fiori di fronte alla cappella in ricordo dei dispersi della Seconda Guerra Mondiale.
V.P.