Calolzio e Erve dicono addio al dottor De Franco. 'Da lassù guidaci come hai sempre fatto'
“Il dottore” ha ricevuto quest'oggi l'ultimo tributo dalla sua Valle. Le comunità di Calolzio e Erve, con commozione e riconoscenza, nel pomeriggio odierno, hanno detto addio a Cosimo De Franco, stimato medico condotto mancato domenica all'età di 90 anni. Alla famiglia, con la moglie Giuseppina sorretta dai figli e dai nipoti – con Valeria pronta a tracciare pubblicamente un simpatico ricordo, ricco di aneddoti, di “nonno Mimino” - si sono strette le due amministrazioni comunali, rappresentate dai rispettivi sindaci, le delegazioni della associazioni per le quali il professionista è stato punto di riferimento e numerosi semplici cittadini, ex pazienti e amici, intervenuti per testimoniare affetto e stima.
Il dottor Cosimo De Franco
La chiesa parrocchiale di Rossino non è riuscita a contenere tutti, con il feretro vegliato dai Volontari del Soccorso presenti anche con il labaro, così come Avis e Aido nonché la Pro Erve e la Pro Loco di Calolzio. Un omaggio dovuto a colui il quale, in una sola esistenza, è stato Cavaliere della Repubblica, cittadino onorario di Erve, assessore e consigliere, fondatore dell'associazione di soccorso e colonna del sodalizio che promuove il territorio e le sue peculiarità, arrivando a essere per più volte anche Re Erode, come ricordato – sempre con simpatia, in maniera scanzonata – dalla nipote, con riferimento ai cortei storici dell'Epifania ai quali il dottor De Franco ha più volte partecipato con piacere, distribuendo saluti lungo il percorso a quanti riconoscendolo sorridevano per la parte “da cattivo” assegnata ad un uomo buono divenuto nel tempo “uno dei cittadini più stimati e conosciuti di Calolzio e dell'intera Val San Martino” come riconosciuto quest'oggi dal sindaco Marco Ghezzi.Il collega Gian Carlo Valsecchi, ha voluto invece rileggere le parole piene di sincera gratitudine pronunciate dal dottore ricevendo, vent'anni fa, la cittadinanza onoraria di Erve, il più piccino dei borghi dove ha esercitato la sua professione gestendo a lungo anche il dispensario farmaceutico. Parlando del riconoscimento come di un “bellissimo sogno”, De Franco sottolineò come tale attestazione poggiasse sul riconoscimento del suo ruolo per il paese e sul riconoscimento del rapporto umano costruito nel tempo con i concittadini, due concetti tornati assolutamente d'attualità con la sua dipartita. Gli amici della Pro Loco, dal pulpito, dopo la lettura della preghiera del volontario e quella del donatore, hanno voluto dunque sottolineare come portato a Calolzio dalla sua professione, il dottore abbia poi saputo farsi apprezzare e volere bene, diventando poi motore per novità.“Fino all'ultimo non si è risparmiato” è stato detto, ricordando come non abbiamo mai fatto mancare vicinanza e sostegno. “Il caro Cosimo ha cercato di morire da vivo, in piedi e in piena consapevolezza” ha detto anche don Giacomo Rota nell'omelia, affiancato dal parroco don Marco Tasca e da altri sacerdoti vicini alla famiglia. “La fede ha sostenuto la sua dignitosissima e feconda testimonianza. Da formidabile narratore qual era, ci raccontava della sua esistenza e di qualche episodio: ora potrà esprimersi davanti al Signore”.
“Ora si è ritrovato con gli amici Giancarlo e Tiziana mancati nei mesi scorsi” hanno aggiunto, ancora, dalla Pro Loco con riferimento a Papini e Esposito, altre figure di riferimento per il gruppo. "Ti porteremo sempre nel cuore. Da lassù ogni tanto volgi uno sguardo verso di noi e guidaci come hai sempre fatto”.