Calolzio: dopo le polemiche, deserta l'asta per il materiale del C.A.G. Venduto il motocoltivatore

Il "vintage" non ha fatto colpo. E' andata deserta l'asta indetta dall'amministrazione comunale di Calolzio per "liberarsi" - facendo cassa - di tutto il materiale stivato nel seminterrato della scuola Manzoni, utilizzato fino a qualche anno fa qualche sede del Centro aggregazione giovanile e ora destinato ad accogliere l'archivio storico. 6.500 euro la base d'asta fissata per un lotto - almeno sulla carta - interessante, composto da pezzi d'arredo e attrezzatura musicale varia, incluse chitarre, bassi e parti di batteria nonché mixer, amplificatori e microfoni.

 

Parte del materiale all'asta

E ancora, in vendita, in un unico pacchetto, c'erano anche "antichità" tecnologiche come un proiettore per diapositive, luci stroboscopiche, un registratore VHS, lettori DVD e due play station con giochi e controller. Senza dimenticare sgabelli e poltrone oltre a banchi e sedie in gran quantità, seppur "scartati" dalla scuola e dunque in condizioni non proprio ottimali. Da citare "chicche" come animali impagliati e due calciobalilla, solo per accendere un faro su oggetti curiosi inseriti nel lungo elenco pubblicato all'albo del Comune, in grado a questo punto di generare polemiche - con un vivace botta e risposta tra Cittadini Uniti e il sindaco Ghezzi - ma non di attrarre acquirenti. Nessuno ha avanzato entro i termini un'offerta.

E' andata meglio invece per il lotto 2. Il motocoltivatore BCS 730 anno 2010, potenza kw 7.10, a benzina, con lame per lo spazzamento neve, è stato aggiudicato a un cittadino di Castello Brianza che lo ha "soffiato" a un carennese. A fronte di una base d'asta di 990 euro, quest'ultimo aveva offerto 1.000 euro secchi. Con 1.050 l'altro contendente l'ha fatto suo.

A.M.
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