Valmadrera dà il benvenuto ai 12 ucraini ospitati in città
Valmadrera ha quest'oggi idealmente dato il benvenuto ai 12 profughi ucraini arrivati in città. In Comune, il Comitato appositamente costituito per far fronte all'emergenza legata proprio alle conseguenze della guerra, ha incontrato adulti e bambini, originari prevalentemente delle zone di Kiev e Dnipro, confrontandosi con loro per comprendere esigenze e necessità.
In veste di "padrone di casa", il sindaco Antonio Rusconi, in fascia tricolore, ha presentato tutti i componenti del Comitato, illustrandone i ruoli, scusandosi con i nuovi arrivati qualora non si riuscirà a risolvere fin da subito tutti i problemi. Assicurata, comunque, la massima disponibilità, a tutto campo e dunque per tutte le questione relative ai bisogni economici e di inserimento, tanto nelle scuole cittadine dei più piccoli tanto nel mondo sportivo e in generale nella comunità.
Affrontate anche questioni "spicce" come l'accesso al medico o al dentista, come pure il cambio gomme per chi è arrivato dall'Ucraina in auto.
Attraverso Elena, l'interprete, alcuni degli adulti, laureati e dunque anche con competenze specifiche, si sono detti disponibili per "rendersi utili". L'impegno a sentirsi tutti insieme comunità è stato ribadito altresì dal parroco, don Isidoro, evidenziando ciò che la parrocchia, anche attraverso la Caritas, può offrire.
"Valmadrera potrà essere finché vorrete la vostra comunità" ha dunque chiosato Rusconi, rivolgendosi ai nuovi concittadini a cui è stata consegnata poi una colomba, quale simbolo universale di pace, nell'ambito dell'iniziativa lanciata dalla Polisportiva proprio per alimentare il fondo destinato all'Ucraina.
Il sindaco e il presidente Barbuto hanno distribuito anche libri di Valmadrera mentre, grazie alla Croce Rossa, i più piccini hanno ricevuto un uovo di cioccolato e giochi, in vista anche della Pasqua.