Varenna: depositata a Villa Monastero un'antica 'Allegoria eucaristica'
Grande partecipazione a Villa Monastero di Varenna all’evento organizzato dalla Provincia di Lecco e dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese per il deposito temporaneo di un’importante tavola dipinta, di proprietà della Chiesa di Nava della Parrocchia di Colle Brianza. L’opera, un’inconsueta Allegoria eucaristica risalente circa alla metà degli anni Sessanta del Cinquecento e ascrivibile all’ambito cretese veneto, è stata restaurata grazie al sostegno della Fondazione, che ha deciso di depositarla temporaneamente per tre anni nel museo di Villa Monastero per metterla a disposizione della comunità e dei numerosi visitatori che la frequentano.
La mattinata è stata aperta dalla Presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese Maria Grazia Nasazzi: “Ci ritroviamo qui per scoprire insieme un dipinto, perché in un momento fragile e difficile il bisogno di bellezza è sicuramente primario. La nostra Fondazione ha preso a cuore la lunga e complessa storia della tavola di Nava e ha deciso di farsene carico, perché ogni opera salvata diventa un bene per tutti. L’arte non dimostra ma mostra, l’arte evoca, apre squarci, rimanda e tiene insieme. L’arte e la cultura creano appartenenza, la alimentano; le fondazioni di comunità vivono di questa appartenenza attraverso un patrimonio, oltre che economico, anche relazionale, che sviluppa alleanze preziose. Sono grata alla Parrocchia di Nava che ha deciso di mettere a disposizione di tutti questo straordinario dipinto; oggi la tavola è qui, una tappa di un viaggio che la riporterà nel tempo alla sua comunità, ci ritornerà ancora più bella perché ammirata da tanti visitatori”.
A seguire ha preso la parola Ilaria Bruno della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, che ha diretto il restauro curato da Sonia Bozzini e ha seguito la collocazione del dipinto nella sala Fermi. Il Conservatore del museo Anna Ranzi ha contestualizzato il posizionamento dell’opera nella sala Fermi, che costituisce la ex chiesa del Monastero di Santa Maria dalla cui trasformazione deriva Villa Monastero, descrivendone brevemente l’aspetto.
Spazio poi all’intervento di Andrea Spiriti, professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università degli Studi dell’Insubria e Direttore del Centro di ricerca sulla Storia dell’arte contemporanea, che ha illustrato il tema rappresentato da un’iconografia rara e complessa, suscitando grande interesse da parte del pubblico. Gli atti di questa giornata di studi verranno presentati a settembre in occasione delle Giornate europee del patrimonio.