Dopo due anni sfila il particolare Carnevale della Valvarrone, tra 'crapon' e 'maschere doppie'
Dopo due anni di fermo imposti dalla pandemia, i “crapon” e le maschere doppie sono tornate ad animare la Valvarrone in questo sabato grasso, insieme a grandi e piccini in costumi più "moderni".
Secondo il calendario liturgico ambrosiano il sabato successivo al mercoledì delle ceneri si festeggia il Carnevale che, in quest'angolo della provincia di Lecco coincide con una tradizione secolare. Le maschere fatte rigorosamente a mano e in cartapesta vengono preparate molto prima del periodo carnevalesco in quando il loro confezionamento richiede ore e ore di lavoro.I “Crapon” sono enormi e spaventose teste di cartapesta con scheletro di alluminio o plastica. Le maschere doppie, composte da una persona che le indossa e da un pupazzo, creano invece l’illusione che sia un pupazzo a trasportare l’uomo o viceversa.
Oggi i gruppi mascherati si sono ritrovati a Sueglio e sono partiti alla volta di Avano e Pagnona, accolti di tappa in tappa da persone entusiaste del loro arrivo. Il corteo festante, accompagnato dalla banda con fisarmoniche, clarinetto, sassofono e tamburo, ha portato allegria in tutta la valle. La Pro Loco di Pagnona
Il pranzo è stato consumato a Premana. Per le 17 è previsto il rientro al luogo di partenza, dove verrà degustata la “scarpasce”, una frittella salata preparata con gli avanzi del giorno prima uniti da farina, latte, pane, riso e formaggio. Sarà la merenda di questa giornata di festa e allegria che ha visto protagoniste le maschere e la musica, prima della Quaresima.
M.A.