Calolzio 'sogna' un nuovo insediamento industriale in zona Cantelli con 2 milioni da Regione per il sottopasso. Tanti bandi
In tutta la Regione solo otto comuni hanno presentato una loro proposta. Tra questi c'è Calolziocorte. Il sindaco Marco Ghezzi, ha voluto cogliere la palla al balzo, spronando gli Uffici - ed il particolare l'architetto Valentina Marsilli con il supporto dell'architetto Ottavio Federici – affinché a stretto giro venisse redatta la necessaria documentazione. Del resto, ottenere le risorse richieste, sarebbe – ha detto lo stesso primo cittadino – come “vincere alla lotteria”. Il capoluogo della Val San Martino ha aderito alla manifestazione di interesse per la presentazione di proposte di Accordo di Rilancio Economico Sociale e Territoriale – AREST per l’attrattività e la competitività di territori e imprese e il sostegno all’occupazione (Dgr 5387/2021). Si sogna la riqualificazione dell'area – già a destinazione industriale ma al momento “abbandonata” in quanto sostanzialmente inaccessibile – in zona Cantelli, 77.422 metri quadri su cui potrebbero essere realizzati edifici produttivi per 39.122 metri quadri creando così poco meno di 200 posti di lavoro e... ricchezza.
L'area in questione
Come? “Da alcuni anni il comune di Calolzio sta cercando di sviluppare questa area industriale per metterla a disposizione delle numerose aziende già presenti sul territorio e incentivare l'arrivo di altre” si legge nella “candidatura”. “L'obiettivo è anche quello di allargare la filiera già presente per migliorare competitività e favorire la crescita occupazionale in tutta la Val San Martino. L'area industriale in questione è divisa in due comportati separati dalla linea ferroviaria Lecco-Bergamo. L'accesso a quella a monte è limitato da un sottopasso ferroviario di modeste dimensioni che costringe i mezzi pesanti ad attraversare il centro urbano proprio in corrispondenza di punti sensibili (scuole, oratorio e chiesa) rendendola poco attraente per gli investitori. Per risolvere questo problema che limita fortemente l'insediamento di nuovi investimenti, il Comune sta sviluppando un progetto con RFI per realizzare un nuovo sottopasso. Le ferrovie hanno già predisposto uno studio di fattibilità e un quadro economico, oltre ad aver già collocato l'esatta collocazione della nuova infrastruttura. Capofila di questo intervento sarebbe il Comune su progetto esecutivo di RFI, che garantirebbe un contributo di 670.000 euro, a fronte della disponibilità dell'amministrazione a autorizzare la chiusura dell'attuale passaggio a livello (…)”. Coinvolti, nel partenariato, direttamente, almeno anche due operatori economici del comportato pronti a contribuire al progetto sostenendo le spese per la realizzazione poi dei collegamenti viari con la sp639 e l'innesto sulla viabilità interna alla frazione di Sala. 2 i milioni chiesti alla Regione, pari a circa metà della spesa complessivamente, con quota a carico del comune quantificata – da progetto – in soli 390.000 euro a fronte di un'opera che permetterebbe a Calolzio – nelle intenzioni di Ghezzi – di “riprendere a crescere, senza aumentare le tasse, facendo salire il PIL”.
Il sindaco Marco Ghezzi
Entro fine marzo è attesa al risposta. “Si tratta, di una delle più importanti operazioni, se va in porto, di questa amministrazione” la chiosa del sindaco, fiducioso circa la possibilità di ottenere il sostegno della Regione.Nel frattempo, dopo aver già ottenuto 530.000 euro per il rifacimento della fognatura a Sopracornola e 850.000 per finanziare il primo lotto di lavori che interesseranno la scuola di Foppenico, il Comune ha candidato ai bandi del PNRR anche il secondo lotto di interventi sempre presso il plesso scolastico di Foppenico (con la spesa al momento coperta con risorse proprie e dunque con l'avanzo di amministrazione e il “tesoretto” di Ausm) e la palestra (con gradinate per 90 persone a sedere) di Sala.
“Abbiamo poi aderito ad altri tre bandi” ha aggiunto Ghezzi, in Commissione territorio. “Uno per la sistemazione sismica del municipio, un altro per quella della scuola di Rossino (già candidata anche a un bando della Regione) e il terzo per il parcheggio interrato dell'interscambio”. Quest'ultimo intervento era stato finanziato con oneri, poi non introitati. Ma, ha garantito il borgomastro, bando si o bando no, sarà coperto, con l'intento di andare ad aprire quanto prima il silo. A tal proposito si sta già lavorando per strutturare anche la gestione della sosta. Indipendentemente dall'operatore, una cosa è certa: verranno – ha chiarito il sindaco – applicato tariffe “popolari” nell'ordine di un euro al giorno, per non gravare sulle casse dei pendolari, puntando su un'alta adesione.
Bisognerà infine aspettare ancora per veder realizzato il marciapiede in via Mandamentale. I soldi che l'amministrazione aveva intenzione di investire subito in tale cantiere sono stati “girati” sull'emergenza Buliga e dunque sulla riparazione del tombotto collassato in centro città. L'intervento è però solo posticipato, ritornando nell'alveo di una convenzione urbanistica, come da originale cronoprogramma.
A.M.