Valmadrera: avanti l'iter per le intitolazioni a Villa e 'Brusadelloro'
L'amministrazione comunale di Valmadrera "manda avanti" l'iter per l'intitolazione dell'Orto botanico presso il centro Fatebenefratelli a Riccardo Villa, come da mozione - approvata all'unanimità in consiglio nel luglio scorso - proposta dal gruppo d'opposizione Ascolto Valmadrera. Ma non solo, nell'ultima seduta la Giunta, ha adottato anche i provvedimenti necessari per dedicare a Achille Dell'Oro e Gino Brusadelli - autori, con il nome "Brusadelloro" di articoli e pubblicazioni dedicati alla storia locale come "Valmadrera, note storiche e immagini" del 1977 e "Valmadera, da borgo a città" del 2004 - la sala emeroteca della biblioteca, come da volontà già espressa. A breve gli atti verranno trasmessi alla Prefettura di Lecco per le necessarie autorizzazioni, come previsto dalla vigente normativa in materia.
Di seguito le biografie dei tre valmadreresi.
Di seguito le biografie dei tre valmadreresi.
Achille Dell’Oro
(1927 – 2005)
Achille Dell’Oro nasce a Valmadrera il 13.12.1927 e continua la tradizione familiare come artigiano imbianchino, attività che prosegue tutta la vita, tanto da meritare il soprannome di Achille “Pitûr”.
Sin da giovane mostra un grande interesse per la storia locale e per il recupero di documenti per l’archivio comunale e parrocchiale.
Proprio per questo diventa verso la fine degli anni ’60 uno dei collaboratori principali dell’Informatore parrocchiale per il quale, con l’amico Gino Brusadelli e con il nome di “Brusadelloro”, firmano numerosi articoli di storia locale.
Assiste a tutte le sedute del Consiglio comunale, diventando così informatore e corrispondente dei giornali locali.
Nel 1977 esce, a firma “Brusadelloro”, il volume di storia locale dal titolo “Valmadrera, note storiche e immagini”
Achille continua nel corso degli anni il suo lavoro quotidiano di ricerca, soprattutto negli archivi comunali e, finalmente il 22.5.2004 viene presentato il volume “Valmadrera, da borgo a città”, corredato da oltre 300 foto.
Muore improvvisamente 3 giorni dopo, il 25 maggio 2004, lasciando una enorme produzione di testi dialettali, soprattutto filastrocche e poesie che sono state raccolte da Vincenzo Dell’Oro e Gianni Magistris in parte nei volumetti, pubblicati nel 2018 e soprattutto nell’importante volume “Facc e bescacc”, presentato lo scorso 14 dicembre, del quale si allega la copertina.
(1927 – 2005)
Achille Dell’Oro nasce a Valmadrera il 13.12.1927 e continua la tradizione familiare come artigiano imbianchino, attività che prosegue tutta la vita, tanto da meritare il soprannome di Achille “Pitûr”.
Sin da giovane mostra un grande interesse per la storia locale e per il recupero di documenti per l’archivio comunale e parrocchiale.
Proprio per questo diventa verso la fine degli anni ’60 uno dei collaboratori principali dell’Informatore parrocchiale per il quale, con l’amico Gino Brusadelli e con il nome di “Brusadelloro”, firmano numerosi articoli di storia locale.
Assiste a tutte le sedute del Consiglio comunale, diventando così informatore e corrispondente dei giornali locali.
Nel 1977 esce, a firma “Brusadelloro”, il volume di storia locale dal titolo “Valmadrera, note storiche e immagini”
Achille continua nel corso degli anni il suo lavoro quotidiano di ricerca, soprattutto negli archivi comunali e, finalmente il 22.5.2004 viene presentato il volume “Valmadrera, da borgo a città”, corredato da oltre 300 foto.
Muore improvvisamente 3 giorni dopo, il 25 maggio 2004, lasciando una enorme produzione di testi dialettali, soprattutto filastrocche e poesie che sono state raccolte da Vincenzo Dell’Oro e Gianni Magistris in parte nei volumetti, pubblicati nel 2018 e soprattutto nell’importante volume “Facc e bescacc”, presentato lo scorso 14 dicembre, del quale si allega la copertina.
Gino Brusadelli
(1915 – 2002)
Nasce a Civate e, più precisamente, nella frazione di Isella nell’ aprile 1915.
Terminati gli studi con il diploma di maturità classica, è chiamato alle armi nel Corpo della Sanità.
Dopo il congedo viene assunto dalla Banca Popolare di Lecco ed assegnato alla Sede Direzionale, dove rimarrà per tutto il suo periodo lavorativo, con funzioni direttive .
Richiamato allo scoppio della guerra, partecipa come effettivo alla 4^ Sezione di Sanità della Divisione "Cuneo" alle campagne di Albania e di Grecia.
Dopo l’8 settembre 1943 il contingente italiano presente sull’isola di Samos viene disarmato e come tutti i militari è trasferito in territorio tedesco dove resterà in qualità d’internato fino al 1945.
Al suo ritorno partecipa alla creazione della Coperativa dei Lavoratori di via Trieste di cui è stato presidente dal 1950 al 1952 e dal 1960 al 1968.
Più volte eletto consigliere comunale, è stato Presidente della Casa di Riposo “Opera Pia Magistris”, fino quando essa è stata assorbita dal Comune di Valmadrera.
Appassionato di musica ha diretto per 50 anni la corale Santa Cecilia fondata da Sandro Longhi con il determinante contributo di don Giacomo Cossa.
La sua vera passione, accanto a quella della musica, era la storia: non però quella ufficiale e paludata, ma quella che lui definiva la “piccola storia”, quella degli umili che in fondo la storia, loro malgrado la fanno, con il loro sangue e il loro lavoro.
Ha perciò dedicato gran parte dei suoi studi a indagare le vicende della storia
valmadrerese dal Medioevo ai giorni nostri, pubblicando i risultati delle sue ricerche prima in forma di articoli sul bollettino parrocchiale, poi in collaborazione con l’amico Achille dell’Oro, ha realizzato alcuni volumi, a firma Brusadelloro.
Al primo, “Valmadrera, note storiche ed immagini” del 1977, ne era seguito un altro, dedicato al Corpo musicale Santa Cecilia.
Con Angelo Rigamonti aveva infine realizzato un fascicolo a nome della sezione Avis di Valmadrera.
Grazie alla volontà del Sindaco Antonio Rusconi di promuovere una nuova edizione della storia di Valmadrera stava partecipando, insieme ad Achille dell’Oro, Vincenzo dell’Oro e Giambattista Canali, alla stesura di un nuovo libro sulla Valmadrera del Novecento poi uscito postumo.
Muore infatti a Valmadrera il 17 maggio 2002
E’ stato nominato Cavaliere della Repubblica e nell’anno 2021, in riconoscimento ai sacrifici sostenuti in guerra, è stato decorato di "Croce al merito di guerra" e gli è stata conferita La Medaglia d'Onore agli ex internati militari italiani (IMI).
(1915 – 2002)
Nasce a Civate e, più precisamente, nella frazione di Isella nell’ aprile 1915.
Terminati gli studi con il diploma di maturità classica, è chiamato alle armi nel Corpo della Sanità.
Dopo il congedo viene assunto dalla Banca Popolare di Lecco ed assegnato alla Sede Direzionale, dove rimarrà per tutto il suo periodo lavorativo, con funzioni direttive .
Richiamato allo scoppio della guerra, partecipa come effettivo alla 4^ Sezione di Sanità della Divisione "Cuneo" alle campagne di Albania e di Grecia.
Dopo l’8 settembre 1943 il contingente italiano presente sull’isola di Samos viene disarmato e come tutti i militari è trasferito in territorio tedesco dove resterà in qualità d’internato fino al 1945.
Al suo ritorno partecipa alla creazione della Coperativa dei Lavoratori di via Trieste di cui è stato presidente dal 1950 al 1952 e dal 1960 al 1968.
Più volte eletto consigliere comunale, è stato Presidente della Casa di Riposo “Opera Pia Magistris”, fino quando essa è stata assorbita dal Comune di Valmadrera.
Appassionato di musica ha diretto per 50 anni la corale Santa Cecilia fondata da Sandro Longhi con il determinante contributo di don Giacomo Cossa.
La sua vera passione, accanto a quella della musica, era la storia: non però quella ufficiale e paludata, ma quella che lui definiva la “piccola storia”, quella degli umili che in fondo la storia, loro malgrado la fanno, con il loro sangue e il loro lavoro.
Ha perciò dedicato gran parte dei suoi studi a indagare le vicende della storia
valmadrerese dal Medioevo ai giorni nostri, pubblicando i risultati delle sue ricerche prima in forma di articoli sul bollettino parrocchiale, poi in collaborazione con l’amico Achille dell’Oro, ha realizzato alcuni volumi, a firma Brusadelloro.
Al primo, “Valmadrera, note storiche ed immagini” del 1977, ne era seguito un altro, dedicato al Corpo musicale Santa Cecilia.
Con Angelo Rigamonti aveva infine realizzato un fascicolo a nome della sezione Avis di Valmadrera.
Grazie alla volontà del Sindaco Antonio Rusconi di promuovere una nuova edizione della storia di Valmadrera stava partecipando, insieme ad Achille dell’Oro, Vincenzo dell’Oro e Giambattista Canali, alla stesura di un nuovo libro sulla Valmadrera del Novecento poi uscito postumo.
Muore infatti a Valmadrera il 17 maggio 2002
E’ stato nominato Cavaliere della Repubblica e nell’anno 2021, in riconoscimento ai sacrifici sostenuti in guerra, è stato decorato di "Croce al merito di guerra" e gli è stata conferita La Medaglia d'Onore agli ex internati militari italiani (IMI).
Riccardo Villa
(1938 – 2018)
Riccardo Villa, nato a Valmadrera il 24.10.1938, continua sin da giovane l’attività di artigiano del legno nella ditta Villa del padre, che poi assumerà il suo nome.
Sposato con due figli, è stato da sempre attivo nel mondo cattolico, in Parrocchia, con la costituzione negli anni ‘70 del gruppo di Valmadrera del Tecnici Volontari Cristiani,
con le prime “raccolte carta” per il Terzo Mondo.
E’ all’inizio degli anni ’80 che cresce in lui la riscoperta delle tradizioni e dei luoghi storici della “sua” Valmadrera, soprattutto dopo l’acquisto da parte
dell’Amministrazione Comunale del Centro Culturale Fatebenefratelli.
In questa direzione, dando impulso alla nascita dell’Associazione Centro di
Promozione Sociale, valuta immediatamente l’importanza della valorizzazione
dell’Orto botanico, presso il Centro Fatebenefratelli, luogo dove i frati curavano, attraverso le piante officinali, le diverse malattie.
Cominciano così i corsi formativi su erboristeria, piante da frutto, recupero dell’attività contadina e nascono così la Festa dell’agricoltura e le mostre zootecniche.
Tuttora l’orto botanico, uno dei più segnalati in Lombardia, con collaborazioni con l’Università di Bergamo, è luogo di visite guidate, tramite anche il contributo della Fondazione comunitaria del Lecchese; recentemente, ha ricevuto un contributo di 70.000 dollari per la sua illuminazione dalla Fondazione Foundation Timken, collegata alla ditta Groeneveld.
Di Riccardo Villa, tra molte iniziative, sono da ricordare anche la guida ai volontari per il recupero conservativo del Santuario di San Martino, il recupero della Chiesa di Sant’Isidoro a Preguda, appoggiata al famoso “Sasso” studiato e citato dall’Abate Stoppani, il Museo dell’Agricoltura a San Tommaso.
Riccardo Villa muore il 18.4.2018, curato amorevolmente dai familiari.
(1938 – 2018)
Riccardo Villa, nato a Valmadrera il 24.10.1938, continua sin da giovane l’attività di artigiano del legno nella ditta Villa del padre, che poi assumerà il suo nome.
Sposato con due figli, è stato da sempre attivo nel mondo cattolico, in Parrocchia, con la costituzione negli anni ‘70 del gruppo di Valmadrera del Tecnici Volontari Cristiani,
con le prime “raccolte carta” per il Terzo Mondo.
E’ all’inizio degli anni ’80 che cresce in lui la riscoperta delle tradizioni e dei luoghi storici della “sua” Valmadrera, soprattutto dopo l’acquisto da parte
dell’Amministrazione Comunale del Centro Culturale Fatebenefratelli.
In questa direzione, dando impulso alla nascita dell’Associazione Centro di
Promozione Sociale, valuta immediatamente l’importanza della valorizzazione
dell’Orto botanico, presso il Centro Fatebenefratelli, luogo dove i frati curavano, attraverso le piante officinali, le diverse malattie.
Cominciano così i corsi formativi su erboristeria, piante da frutto, recupero dell’attività contadina e nascono così la Festa dell’agricoltura e le mostre zootecniche.
Tuttora l’orto botanico, uno dei più segnalati in Lombardia, con collaborazioni con l’Università di Bergamo, è luogo di visite guidate, tramite anche il contributo della Fondazione comunitaria del Lecchese; recentemente, ha ricevuto un contributo di 70.000 dollari per la sua illuminazione dalla Fondazione Foundation Timken, collegata alla ditta Groeneveld.
Di Riccardo Villa, tra molte iniziative, sono da ricordare anche la guida ai volontari per il recupero conservativo del Santuario di San Martino, il recupero della Chiesa di Sant’Isidoro a Preguda, appoggiata al famoso “Sasso” studiato e citato dall’Abate Stoppani, il Museo dell’Agricoltura a San Tommaso.
Riccardo Villa muore il 18.4.2018, curato amorevolmente dai familiari.