Piani di Artavaggio, funivia chiusa fino a data da destinarsi. ITB: 'prima di tutto la sicurezza'. Perdite per rifugi e... 'nome'
Nuovo stop per la funivia dei Piani di Artavaggio: se prima l'impianto era stato fermato solo in alcuni giorni per controlli, ora c'è lo stop definitivo a data da destinarsi.
Il fermo è dovuto ad un componente fondamentale che dovrà necessariamente essere sostituito per permettere nuovamente il funzionamento dell'impianto in piena sicurezza.
“Ci auguriamo che possa riaprire al più presto per poter tornare a divertirsi in Artavaggio – si legge sulla pagina social del Piani - Per i più sportivi, vi segnaliamo le condizioni quasi estive dei sentieri che portano in quota da Moggio, e dopo una bella camminata i rifugi vi aspetteranno! (Per sicurezza consigliamo vivamente di avere sempre con se i ramponcini) A presto!"
"Purtroppo la situazione già non è rosea dal 2020 a causa del Covid, ora c'è anche questo intoppo legato alla funivia: non arriva quasi nessuno senza quell'impianto funzionante. Anche noi rifugisti abbiamo saputo all'ultimo di questa chiusura e abbiamo ricevuto molte disdette. Artavaggio è un luogo per famiglie dove in inverno i bambini imparano a sciare - ci hanno detto dal Rifugio Baita della Luna - Questo week end hanno già comunicato che non verranno quattro famiglie appena hanno saputo dell'impianto chiuso, per noi è una perdita non indifferente. Se si protrae a lungo, la nostra stagione invernale, anche se dovesse nevicare, è terminata. Tra l'altro non nevica da almeno un mese. Noi cerchiamo di non demordere ma è dura. Suggerisco comunque un piano d'azione in cui veniamo coinvolti tutti quando ci sono queste emergenze. Qualcuno arriva per carità, ma il grosso è l'afflusso del fine settimana, c'è anche da dire che la gente cerca sempre più le comodità, e quando gli dici che comunque è possibile raggiungere il rifugio anche a piedi con due orette di cammino, alcuni storcono il naso e rinunciano, soprattutto chi ha in mente di passare una giornata sulla neve, con l'idea di arrivare comodo in pista. Noi da quando abbiamo aperto il rifugio facciamo anche gite con le motoslitte, per una cosa o per l'altra sono tre anni che sono rimaste nel garage".
"Con la funivia lavoriamo anche noi, perché salgono le provviste, oltre che i nostri dipendenti. Certo, c'è la strada sterrata che sale dalla Culmine di San Pietro, ma con le jeep se è ghiacciata diventa difficile da percorrere e le motoslitte funzionano solo se c'è neve sul tracciato, per cui ci sia arrangia. Ad ogni modo già settimana scorsa l'impianto aveva riscontrato problemi, permettendo la sola discesa dei turisti e non la salita. Questa situazione ci amareggia un po' anche se devo dire che nonostante tutto da noi la gente arriva anche a piedi fortunatamente, molta meno, ma arriva e grazie a loro troviamo l'energia di andare avanti".
In attesa quindi di nuove precipitazioni nevose, tutti sperano nella risoluzione del problema tecnico apparentemente di natura meccanica, così che Artavaggio possa tornare ad essere raggiungibile e godibile per tutte le età.
Il fermo è dovuto ad un componente fondamentale che dovrà necessariamente essere sostituito per permettere nuovamente il funzionamento dell'impianto in piena sicurezza.
“Ci auguriamo che possa riaprire al più presto per poter tornare a divertirsi in Artavaggio – si legge sulla pagina social del Piani - Per i più sportivi, vi segnaliamo le condizioni quasi estive dei sentieri che portano in quota da Moggio, e dopo una bella camminata i rifugi vi aspetteranno! (Per sicurezza consigliamo vivamente di avere sempre con se i ramponcini) A presto!"
Foto tratte da Fb
Da Imprese Turistiche Barziesi, la società che ha in gestione la funivia di proprietà del Comune di Moggio, rassicurano: "E' giusto quando c'è un problema all'impianto tenerlo monitorato e chiuso nel caso in cui non sia nelle condizioni di funzionamento ottimale. Abbiamo imparato tutti cosa è successo al Mottarone, non capisco le polemiche dovute alla chiusura, quando si parla della sicurezza dei nostri clienti. Non siamo qui a voler fare cassetto a tutti i costi, la sicurezza per noi viene prima di ogni altra cosa” garantisce Massimo Fossati, amministratore di Itb. "Fino a quando gli ingegneri non ci daranno il nulla osta noi non apriremo, anche se ci dovesse volere parecchio tempo. C'è un' importante componente da cambiare, ma chi gestisce direttamente la questione è una ditta esterna e il Comune di Moggio. Purtroppo ci sono delle perdite economiche non indifferenti, oltre che per i rifugi a monte, anche per noi: non è facile prendere queste decisioni, ma mi rammarica che qualcuno ancora dubiti della sicurezza".Il rifugio Baita della Luna
In “vetta” sono tutti dispiaciuti per la chiusura della funivia, che va a singhiozzo da dopo l'epifania, funivia che porta ad Artavaggio gran parte dei frequentatori del week end."Purtroppo la situazione già non è rosea dal 2020 a causa del Covid, ora c'è anche questo intoppo legato alla funivia: non arriva quasi nessuno senza quell'impianto funzionante. Anche noi rifugisti abbiamo saputo all'ultimo di questa chiusura e abbiamo ricevuto molte disdette. Artavaggio è un luogo per famiglie dove in inverno i bambini imparano a sciare - ci hanno detto dal Rifugio Baita della Luna - Questo week end hanno già comunicato che non verranno quattro famiglie appena hanno saputo dell'impianto chiuso, per noi è una perdita non indifferente. Se si protrae a lungo, la nostra stagione invernale, anche se dovesse nevicare, è terminata. Tra l'altro non nevica da almeno un mese. Noi cerchiamo di non demordere ma è dura. Suggerisco comunque un piano d'azione in cui veniamo coinvolti tutti quando ci sono queste emergenze. Qualcuno arriva per carità, ma il grosso è l'afflusso del fine settimana, c'è anche da dire che la gente cerca sempre più le comodità, e quando gli dici che comunque è possibile raggiungere il rifugio anche a piedi con due orette di cammino, alcuni storcono il naso e rinunciano, soprattutto chi ha in mente di passare una giornata sulla neve, con l'idea di arrivare comodo in pista. Noi da quando abbiamo aperto il rifugio facciamo anche gite con le motoslitte, per una cosa o per l'altra sono tre anni che sono rimaste nel garage".
Il rifugio Sassi-Castelli
"Devo dire che stiamo subendo un danno economico non indifferente, anche se comprendo che se un impianto ha bisogno di manutenzione è giusto che si faccia, magari però nei momenti di morbida, non in alta stagione. Ad essere sincero qui sono anni che tutti stiamo cercando di far rivivere Artavaggio con non pochi sacrifici, con questo stop siamo in seria difficoltà ma il danno di immagine più grosso lo sta avendo Artavaggio come località. Fortunatamente la poca neve che c'è a terra ha tenuto e continua a tenere, siamo riusciti a regalare tanti momenti di spensieratezza a bambini e famiglie e vorremmo poter tornare a rifarlo a breve, sperando in una riapertura imminente della funivia. Alcune voci sostengono che questa sia la gemella della funivia del Mottarone, in questomodo però non si fa altro che creare inutili preoccupazioni tra i frequentatori dei piani. Sono certo che Comune, ditta e Itb ce la stanno mettendo tutta per risolvere il problema. Se hanno chiuso, è perchè è stato necessario” sottolineano dal rifugio Sassi-Castelli."Con la funivia lavoriamo anche noi, perché salgono le provviste, oltre che i nostri dipendenti. Certo, c'è la strada sterrata che sale dalla Culmine di San Pietro, ma con le jeep se è ghiacciata diventa difficile da percorrere e le motoslitte funzionano solo se c'è neve sul tracciato, per cui ci sia arrangia. Ad ogni modo già settimana scorsa l'impianto aveva riscontrato problemi, permettendo la sola discesa dei turisti e non la salita. Questa situazione ci amareggia un po' anche se devo dire che nonostante tutto da noi la gente arriva anche a piedi fortunatamente, molta meno, ma arriva e grazie a loro troviamo l'energia di andare avanti".
In attesa quindi di nuove precipitazioni nevose, tutti sperano nella risoluzione del problema tecnico apparentemente di natura meccanica, così che Artavaggio possa tornare ad essere raggiungibile e godibile per tutte le età.
Andrea Gianviti