Dervio: 3.300 quadrotti di lana per 40 coperte 'benefiche'. Successo per 'Un filo che unisce'

L’iniziativa “Un filo che unisce” proposta dall’amministrazione di Dervio a inizio 2021 ha visto una sorprendente partecipazione: ben quaranta donne del paese ma anche dell'intera Valvarrone si sono messe all'opera. Con piacere. E' stato chiesto loro di realizzare all’uncinetto dei quadrati in lana delle dimensioni di 15x15, in colori diversi a seconda del filato a disposizione.
Ne sono stati creati la bellezza di 3.300.

Anna Pandiani tra le volontarie Anna e Donata

Una parte sono stati (temporaneamente) utilizzati per abbellire il paese nel periodo delle festività appena concluse: assembrati tra loro i quadrotti hanno infatti dato vita – attraverso strutture metalliche - a quattro alberi di Natale decisamente variopinti, tre posizionati nei pressi del comune e il quarto al Centro Diurno La Sosta.

Gli alberi di Natale

Ora, dopo l'Epifania, con i 3.300 “pezzi” a disposizione, verranno create delle calde coperte da destinare ad un Centro Aiuto per la Vita in Siria e all'Unitalsi. 40 le trapunte che saranno complessivamente ricavate. Quelle che “voleranno” in Vicino Oriente saranno di dimensioni 90x100. Le altre 150x150.

Coperte già assemblate e quadrotti

“E’ stato molto impegnativo come progetto, ma abbiamo avuto una buona risposta da parte delle donne che hanno lavorato – spiega Anna Pandiani, consigliere comunale – Per gli alberi di Natale c’è stato anche l’aiuto di due uomini che hanno saldato al struttura in ferro. Una volta terminati li abbiamo posizionati in modo da essere protetti dalle intemperie e poter recuperare i quadrati. Anche una signora che ha problemi di vista ha voluto partecipare all’iniziativa mentre un'altra, non sapendo usare l'uncinetto ha voluto comunque contribuire realizzando i suoi manufatti con i ferri da maglia”. Insomma una proposta che ha saputo davvero unire. E ancora oggi lo fa.

Oggi presso la biblioteca è stato infatti organizzato il ritiro dei quadrati per assemblare poi le coperte. Si è presentata anche una volontaria derviese d'adozione ma di origine guatemalteca: non parla italiano ma tramite il figlio è venuta a conoscenza di questa iniziativa e essendo appassionata di cucito ha ritirato il necessario per confezionare ben due trapunte.
Insomma un solo progetto, tante adesioni, come tanti i tasselli che ognuno rappresenta nella comunità.
M.A.
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