Casargo: il mini-hub vaccinale della dottoressa Lina funziona. 'Puntiamo sui servizi territoriali'
Il vaccino “fuori di casa”? In uno dei comuni più “periferici” della Provincia è possibile. A due mesi di distanza dall'avvio delle somministrazioni anche presso le farmacie autorizzate, a Casargo, nono comune del lecchese per estensione ma con 850 residenti in tutto, “tiene botta” il mini hub vaccinale gestito dalla dottoressa Carmela Leggio con il supporto dell'amministrazione comunale che ha messo a disposizione la sala civica e dei volontari della Croce Rossa di Premana che regolano l'afflusso dell'utenza. Un vero esempio di efficienza. E di prossimità alla cittadinanza. Un qualcosa ovviamente di apprezzato non solo dai casarghesi ma anche da tutti coloro che, per una ragione o per l'altra, non vogliono spostarsi dalla Valle fino a Lecco per ottenere la dose booster.
La farmacista dottoressa Carmela Leggio e il sindaco Antonio Pasquini
Le inoculazioni proseguono dunque con costanza: per l’intera giornata il lunedì e il martedì nonché anche al sabato due volte al mese, nell'orario di chiusura della farmacia comunale – e dunque quale extra per la dottoressa Leggio – dalle 12.30 alle 13.30. “Così diamo la possibilità anche a chi lavora o non può venire in altre giornate, di ricevere la terza dose qui” afferma la farmacista, puntualizzando, a riprova dell'apprezzamento per il servizio offerto, come fino a febbraio gli slot del sabato siano tutti occupati.
“Solitamente in ogni “seduta” vengono somministrate due fiale di siero per un totale di 12 dosi” aggiunge poi Lina, come la professionista viene affettuosamente chiamata da tutti i componenti di una comunità di cui si sente orgogliosamente parte integrante.
“La pandemia ci ha insegnato che la sanità deve essere vicina ai cittadini e al territorio, per recuperare i servizi territoriali di base - sottolinea il sindaco Antonio Pasquini – Nessuno basta a se stesso, se ne usciamo ne usciamo tutti insieme. Recuperare i servizi territoriali di base diventa per questo essenziale”. Sincero dunque il ringraziamento ribadito ai volontari e alla dottoressa Lina, “che si è presa l'impegno e continua a fornire questo importante servizio”.
L'esperienza del centro vaccinale di prossimità – l'unico di questo tipo in Valsassina - proseguirà anche nelle prossime settimane, puntando dunque sulla “prevenzione”, ragione per la quale il centro non è stato convertito in un punto tamponi, il cui scopo è ovviamente diverso.
Per quanto riguarda i positivi, ad oggi sul territorio comunale di Carsargo, sono 11 i casi accertati. “Da lunedì le classi seconda e quinta della scuola primaria svolgeranno le lezioni in DAD” conclude il sindaco, invitando tutti i concittadini a non abbassare la guardia, anche se la fatica, dopo quasi due anni di pandemia, inizia a farsi sentire.