Bellano: con 'quel che si può fare' è comunque Pesa Vegia con Presepe, Magi e Re Erode
I canti, in filodiffusione, della tradizione accolgono i visitatori della Pesa Vegia. "Noi Siamo i tre Re" e "Teresa di Pomm" risuonano in tutto il paese.
I re Magi. Sotto sindaco e assessori "controllori" del green pass
La Natività
E' la festa di Bellano, il giorno più bello e importante per i Bellanesi, anche se completamente diversa dal solito, senza la gente radunata sotto il municipio per il discorso del governatore o il corteo che accompagna Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. Seconda edizione "riadattata" causa covid. Una Pesa Vegia 2022 comunque salvata, mettendo in scena "quel che si può fare", in un momento in cui le restrizioni sono tornate ad essere stringenti per contrastare l'avanzare impetuoso di Omicron, nuovo "invasore". Pur rimaneggiato e ridotto all'osso, dunque, l'evento odierno ha attirato grandi e piccini.La corte di Re Erode
L'Orrido - forte di un nuovo record di visitatori fatto registrare anche nel 2020 - con l'oasi dei Magi ha visto all'ingresso il sindaco Antonio Rusconi affiancato dall'assessore Irene Alfaroli, nell'inedite vesti di... controllori dei green pass. I tre Re venuti da oriente hanno distribuito ai bambini entusiasti caramelle e leccornie. I visitatori, poi, hanno potuto proseguire il percorso e ammirare le meraviglie della gola naturale scavata dal Pioverna, ancora abbellita dalle numerose intallazioni del periodo natalizio.
I consiglieri d'opposizione Nogara e Goretti
L'eliporto, invece, si è trasformato in un pomeriggio ventoso - ma fortunatamente asciutto dopo una nottata di pioggia - in una piccola Betlemme, con la rappresentazione del presepe vivente. Anche qui, per far visita a Gesù Bambino, è stato necessario esibire la certificazione verde come pure per presentarsi al cospetto di Re Erode, la cui corte - sempre molto scenografica - è stata allestita, grazie al contributo dei volontari del Comitato Pesa Vegia, all'interno dell'ex cotonifico Cantoni."Quel che si può fare" è stato fatto dunque in modo perfetto dall'organizzazione. Soddisfatti i visitatori. Con la speranza però che dal prossimo anno si torni ai "fasti di un tempo". Per onorare al meglio non una ma "la" tradizione dei bellanesi.
Moira Acquistapace