Bellano: a 17 anni con la musica 'sconfigge' ansia e dislessia, il talent(o) di Alessandra Vitali
Non è ancora maggiorenne. Ma sono anni ormai che si esibisce in pubblico. Tra i partecipanti all'ultima edizione di Bellano's Got Talent for Telethon, la kermesse musicale a scopo benefico riproposta nei giorni scorso dopo lo stop imposto nel 2020 dall'emergenza sanitaria, c'era anche Alessandra Vitali, 17 anni appena.
Alessandra durante l'ultima esibizione a Bellano
La giovane artista, dopo aver esordito sul palco del Cinema di Bellano all’età di 8 anni con la mamma - allora l’evento si chiamava “Re per una notte” ed era sempre a scopo benefico - dal 2017 canta da sola. In quell’anno portò il brano “Halleluja” di Alexandra Burke: un “esordio” da solista con il botto insomma. Nel 2018 si esibì nel brano “Gli uomini non cambiano” di Mia Martini, altra canzone non certamente nelle corde di tutti. Il 2019 fu l’anno di “Love of My Life” dei Queen, quest’anno - con il tema libero - ha scelto “Anyone” di Demi Lovato, “un brano conosciuto per caso su internet vedendo un video” spiega Alessandra. “L’ho scelto perché l’artista attraverso la musica e la sua canzone ha il coraggio di chiedere aiuto”.
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La bellanese - che frequenta il quarto anno dell’istituto socio sanitario Bertacchi di Lecco - ha maturato la passione per il canto sui banchi delle scuole medie, frequentando il corso musicale dell’Istituto Comprensivo Monsignor Vitali. Poi a 15 anni ha preso lezioni alla scuola San Lorenzo di Mandello del Lario, smettendo solo con l'avvento della pandemia. “Anche se nel 2020 ho partecipato e mi sono classificata prima ad un contest online, Valory, una sfida con altri cantanti” precisa Alessandra.
Alessandra da piccina già sul palco
Oltre il canto suoni degli strumenti?“Diciamo che mi arrangio a suonare la chitarra e il pianoforte”.
Non ti spaventa salire su un palco e cantare di fronte a molte persone?
“No, per me salire sul palco significa, soprattutto quest’anno, dopo il fermo dello scorso, ritornare a fare quello che mi fa stare bene, è una rinascita. Per me cantare significa trasmettere le emozioni che ho dentro. L’agitazione c’è sempre ma riesco a gestire l’ansia e la butto fuori attraverso il canto”.
Sei una ragazza che oltre la musica ha altri interessi?
“Si, da poco sono diventata volontario laico, ho seguito un corso presso la Croce Rossa di Colico per diventare soccorritrice, ho fatto il corso di disostruzione pediatrica e adulta”.
Progetti per il futuro?
“Sicuramente la musica è al primo posto, magari diventare cantautrice, frequentare un’accademia musicale dove ci siano dei corsi che permettono di aiutare i più fragili attraverso la musica. Mi piacerebbe anche partecipare ad un Talent, non per visibilità ma per mettermi in gioco e mandare un messaggio attraverso quello che canto”.
Dici di essere “incasinata” perché soffri di attacchi di panico e hai scoperto di soffrire di dislessia, come ti ha aiutato in tutto questo la musica?
“Credo sia stata fondamentale per me, quando mi sale l’ansia, io mi metto le cuffie e pian piano tutto svanisce, mi faccio trasportare dalle note. Per quanto riguarda la dislessia, mi è stata diagnostica in prima elementare e per imparare le cose mamma mi aiutava con delle canzoncine, io memorizzavo tutto con quelle”.
Primo desiderio per il 2022?
“Sicuramente un tatuaggio, con la scritta ‘As the World Caves In’ che è il mio motto, mentre il mondo cade… io ho la musica che mi salva. Da aggiungere al nome Anna: così si chiamava la mia cara nonna che è scomparsa da sei anni. Lei è stata malata per molto tempo e fin da piccola, io ho sempre abitato con lei, mamma e mio nonno. Ho imparato ad accudirla ed è anche per questo che ho scelto la scuola ad indirizzo socio sanitario, perché ho intenzione di fare qualcosa che sia utile agli altri”.
M.A.