Lecco perduta/302: i cento anni del Cantarelli e del Moto Velo Club

Trascorse le grandi festività di Natale e di Santo Stefano, si presenta subito sul calendario il Capodanno 2022: è un'annata da ricordare per i 100 anni del Cantarelli (l'attuale stadio Rigamonti-Ceppi) e del Moto Velo Club Lecco.
In località Cantarelli, verde e periferica località del Comune di Castello, venne realizzato, nell'autunno 1922, il nuovo campo di calcio dell'allora Canottieri Lecco, che lasciava l'ormai troppo centrale terreno della "Primavera", di fronte alla caserma di via Leonardo da Vinci (già Ponchielli). Qui, nel 1914, i calciatori celesti-azzurri della sezione "football" della Canottieri avevano realizzato il primo rettangolo regolamentare per squadre a undici.

Il terreno di gioco del Cantarelli nel 1922


Lasciata la zona del Lazzaretto, il terreno del calcio Lecco è sempre rimasto al Cantarelli. La denominazione è, però, stata cancellata nel dopoguerra 1945/1950, quando il campo venne dedicato a Mario Rigamonti, giocatore del grande Torino, deceduto nella tragedia aerea di Superga nel maggio 1949. Rigamonti aveva giocato negli anni di guerra proveniente da Brescia, sua città natale. Poi anche il vecchio Cantarelli Rigamonti divenne stadio con la stagione 1960/1961 del Lecco in serie A.

Saggio ginnico sul terreno del Cantarelli

 

L'ampliamento, deliberato dal Comune, venne realizzato a tempo di record nell'estate 1960 su progetto dell'architetto Franco Meschi ed i lavori dell'impresa Guglielmo Colombo. Lo stadio era ancora su terreni di proprietà Ceppi, in quanto il campo, nel '22, venne proprio voluto da Eugenio Ceppi, responsabile della sezione calcio della Canottieri Lecco. Quest'ultimo era il padre di Mario, nato a Castello di Lecco nel 1904; è stato l'indimenticabile presidente della squadra bluceleste soprattutto per tre campionati in serie A, con gli squadroni più titolati di tutta Italia.
Le cerimonia inaugurale 1922 avvenne alla presenza delle maggiori autorità; madrina è stata Carla Ceppi, ventenne figlia di Eugenio, sorella maggiore di Mario. Venne disputata l'amichevole di calcio Canottieri Lecco-Ginnastica Gallaratese; vinsero i blucelesti per 5 a 2.

Gara ciclistica del 1935/1940 del Moto Velo Club Lecco


Sono trascorsi 100 anni anche dalla fondazione del Moto Velo Club Lecco. E' una vicenda di lungo amore per le due ruote a pedale e per i motori. I fondatori hanno raccolto e canalizzato lo spirito audace dei pionieri delle prime gare di ciclo e moto sulle strade lecchesi, all'inizio del Novecento. Centauri e pedalatori transitavano da piazza Manzoni per la firma di controllo di gare solitamente sul tracciato Milano, Bergamo, Lecco, Como. La stagione migliore del Moto Velo Club Lecco è quella nella seconda metà del Novecento. Per il ciclismo c'è la classica per i dilettanti di prima serie (cioè i futuri professionisti): è la coppa 25 Aprile, che vede nell'albo d'oro del 1963 Felice Gimondi. Nel settore moto "esplodono" gli anni '60 con la Ballabio-Piani Resinelli; il circuito di via Eremo, in quartiere Germanedo, e poi quello del centro turistico di Consonno, sopra Olginate. Nel tesseramento nazionale del 1966 il Moto Velo Club Lecco risulta come il terzo d'Italia con 600 iscritti, dopo Bergamo ed Imola. Il presidente Giorgio Zoboli è consigliere nazionale della Federazione Motociclistica. Intervengono a manifestazioni lecchesi il presidente nazionale della F.M.I., Salvatore Leto di Priolo, ed il segretario nazionale Paolo Garelli.

Circuito a Consonno sopra Olginate nel 1967

Il Moto Velo Club Lecco, rilanciando nel 1965 il circuito motociclistico cittadino, riprendeva una gara dell'immediato dopoguerra 1946 che si correva nelle vie del centro, con partenza ed arrivo in corso Martiri. Era il circuito che aveva visto nel 1946, nella classe 250, la vittoria del leggendario Omobono Tenni, su Moto Guzzi.
Insomma, tanta storia da ricordare! Auguri ad entrambi i centenari!
A.B.
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