Garlate: messa per il patrono Santo Stefano con l'arcivescovo Delpini

Monsignor Mario Delpini

"Siamo molto felici di poter accogliere il nostro Arcivescovo. La nostra è una comunità coesa e consapevole della sua importanza nella vita di ognuno dei suoi componenti. Cerchiamo di valorizzare quei fili invisibili ma tenaci che ci collegano l'uno agli altri e siamo orgogliosi di farlo anche in nome di radici cristiane a cui siamo legati. Questo luogo vede la presenza dei cristiani da più o meno duemila anni e siamo impegnati, ognuno per la sua parte, a valorizzare questa identità non solo per ricordarla ma per trarne insegnamento. Ci teniamo soprattutto a dirle che quello a cui teniamo moltissimo è mantener fede a quanto ci siamo riproposti anni fa e che ha acquisito più importanza da quando la pandemia condiziona la nostra vita: "Nessuno verrà lasciato solo" ci eravamo detti, e abbiamo fatto di tutto affinché questa affermazione risultasse vera. Quando c'è bisogno la comunità si materializza e cerca di fare il meglio che può mettendo al centro la persona e i suoi bisogni. Per questo ci sentiamo vicino a Lei che sta mettendo al centro del suo operare proprio i bisogni della nostra gente".

Sono state queste alcune delle parole con cui il primo cittadino Giuseppe Conti ha accolto nel palazzo comunale l'arrivo dell'arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini. Ad attenderlo anche tutte le associazioni del paese tra cui la Protezione civile, gli Alpini, l'Avis, l'Aido, il Gruppo sportivo dell'oratorio e l'associazione di volontariato La presenza.

La benedizione della facciata della parrocchiale

Per ringraziare l'arcivescovo della sua partecipazione sono stati consegnati da parte dell'amministrazione e della comunità diversi doni del territorio tra cui due libri della storica De Gradi, una veduta del comune, due scritti sulla storia della comunità di Garlate e un piccolo opuscolo recentemente pubblicato sugli affreschi all'interno della chiesa.

È in questa cornice di festa che si è celebrato Santo Stefano, patrono di Garlate al quale è dedicato la chiesa parrocchiale dove alle ore 10 di questa mattina, domenica 26 dicembre, ha preso inizio la celebrazione della messa con la tradizionale bruciatura del pallone. Questo atto simbolico, con la sfera infuocata che rappresenta il faro della cristianità, fa parte di una tradizione molto antica e richiama il martirio di Santo Stefano.

Monsignor Mario Delpini, il sindaco Giuseppe Conti e don Matteo Gignoli

La celebrazione è poi proseguita con l'omelia dell'arcivescovo: "Voglio esprimere tre incoraggiamenti che possono servirci a continuare la storia cristiana che qui ha lasciato tracce antiche. Il primo mio consiglio è quello di dedicarci alle parole e non alle chiacchiere. Noi, che siamo discepoli di Gesù, siamo il popolo della parola e abbiamo un messaggio da portare per educare nella giustizia. In secondo luogo voglio dirvi di non essere complessati dalla popolarità, ma ardenti della parola del vangelo. L'impopolarità non ci deve fermare perché dentro di noi abbiamo l'ardore della parola di Dio. Per ultimo ricordatevi sempre di non cedere al risentimento ma di rispondere alla violenza con la mitezza e il perdono".

Cogliendo l'occasione della visita dell'arcivescovo si è voluto inaugurare anche l'avvenuto restauro delle facciate e del campanile della chiesa parrocchiale. Il restauro, concluso da poco, è stato possibile grazie a un contributo a fondo perduto di Regione Lombardia destinato alla valorizzazione dei beni ecclesiastici e culturali a cui è stata aggiunta un'ulteriore somma da parte della Parrocchia.

"Questa chiesa sta ad indicare quanto sia forte la disponibilità della comunità parrocchiale ad affermare la nostra storia e la nostra fede. Chi si prende cura di ciò che ha ricevuto in eredità, lo fa per un'attenzione al passato, al presente ma soprattutto al futuro", ha concluso l'arcivescovo Mario Delpini dopo la benedizione della facciata.
V.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.