Valmadrera: contributi straordinari agli Alpini e al CFM
La Giunta comunale di Valmadrera, nella seduta del 15 dicembre, ha disposto l'erogazione di un contributo straordinario di 2.500 euro al Gruppo Alpini, a parziale sostegno delle spese affrontate dall'Associazione per le opere di manutenzione relative all'impianto di riscaldamento e all'adeguamento igienico-sanitario presso l'immobile di proprietà comunale adibito a sede in via Cavour 8, inaugurata dopo gli interventi lo scorso 4 novembre.
La spesa complessiva sostenuta è stata di 6.000 euro, e i lavori hanno riguardato anche il rifacimento del portoncino di ingresso in legno, smontato e restaurato, con la realizzazione di una bussola con la nuova porta a vetri, la creazione di un vano biblioteca e il posizionamento di alcuni scaffali.
L'Amministrazione, inoltre, ha elargito un contributo straordinario di 4.000 euro anche all’Organizzazione di Volontariato “Centro Farmaceutico Missionario” - da sempre impegnata a favore dei più fragili - a sostegno del progetto "Un aiuto di carta" mediante il quale, oltre a creare una rete solidale e attenta alla pulizia e alla cura del paese, l'associazione potrà intervenire su situazioni di bisogno lavorativo di persone socialmente fragili, che altrimenti entrerebbero nel circuito assistenzialistico locale.
La spesa complessiva sostenuta è stata di 6.000 euro, e i lavori hanno riguardato anche il rifacimento del portoncino di ingresso in legno, smontato e restaurato, con la realizzazione di una bussola con la nuova porta a vetri, la creazione di un vano biblioteca e il posizionamento di alcuni scaffali.
L'Amministrazione, inoltre, ha elargito un contributo straordinario di 4.000 euro anche all’Organizzazione di Volontariato “Centro Farmaceutico Missionario” - da sempre impegnata a favore dei più fragili - a sostegno del progetto "Un aiuto di carta" mediante il quale, oltre a creare una rete solidale e attenta alla pulizia e alla cura del paese, l'associazione potrà intervenire su situazioni di bisogno lavorativo di persone socialmente fragili, che altrimenti entrerebbero nel circuito assistenzialistico locale.