Mandello: il 19 una Messa in ricordo di Mons. De Battista, a 50 anni dalla morte
15 dicembre 1971. Cinquant'anni fa a Vijayavada, India, moriva monsignor Ambrogio De Battista, sacerdote mandellese del PIME consacrato vescovo nel 1951 presso la "sua" arcipretale di San Lorenzo, la stessa chiesa in cui il prossimo 19 dicembre alle ore 11 verrà ricordato con una messa celebrata da don Giuliano Zanotta. Un momento doveroso, voluto dal nipote diretto Riccardo Gatti, detentore dei ricordi epistolari e fotografici del parente che con altri illustri vescovi, preti, suore e religiosi compone una degna parte di quel patrimonio di vocazioni nate a Mandello.
Mons. Ambrogio De Battista
Scorrendo tra i ricordi di mons. De Battista in ambito locale, lo troviamo in una sua parentesi in terra natia, il 7 giugno 1952 nella cerimonia di benedizione del pavimento della chiesa del Sacro Cuore, ubicata nella parte alta della cittadina lariana. Il vescovo missionario, nato il 22 maggio 1905 da Luigi De Battista e Rosa Curioni, viene battezzato con i nomi di Ambrogio Francesco. Studente presso il Pontifico Istituto Missioni Estere, da sacerdote viene destinato a Vijayavada. Il suo grandissimo lavoro di evangelizzazione tra il popolo gli vale, da parte di Papa Pio XII, la nomina a vescovo il 13 dicembre 1951. Nell'album dei ricordi custodito da Riccardo Gatti, anche l'anello episcopale dello zio, in Italia anche nel 1962 per la partecipazione all'apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Riccardo Gatti
Nel 1970, una foto lo ritrae invece nel giardino della sua abitazione mandellese, a mettere in luce l'attaccamento al suolo natio e ai parenti che lo vogliono ricordare a mezzo secolo dalla scomparsa. Con loro anche l'Amministrazione comunale nella persona del sindaco Riccardo Fasoli, che presenzierà alla Messa accanto al Gonfalone della città mandellese, la stessa che tramite il primo cittadino di allora donò al vescovo missionario il Pastorale.
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