Garlate: lutto per Giuseppina Solari, pluricampionessa nel nuoto. Quell'incontro con Bud Spencer...
La sua non è stata una vita facile, eppure l'ha sempre affrontata con lo spirito della campionessa, con il duro lavoro e un grande cuore, che le hanno certamente regalato importanti soddisfazioni. Si è spenta nella giornata di ieri all'età di 87 anni Giuseppina Solari, vedova Biffi, vincitrice di ben 16 titoli italiani nel nuoto e "pioniera" della disciplina nella sua Garlate, dove ha contribuito in maniera determinante alla formazione della forte squadra di atleti della Pratogrande.
Giuseppina Solari
Nata a Lecco e amante dell'acqua fin dalla tenera età, ben presto si iscrisse alla Canottieri ottenendo nel 1951 il suo primo prestigioso titolo, quello di campionessa italiana nei 200 metri rana, toltole nei due anni successivi dalla compagna di team ed eterna rivale Wilma Francoletti, ma subito riconquistato nel 1954 e 1955: un titolo, questo, seguito nel periodo fino al 1956 - data del suo ritiro dalle gare - da una lunga serie di record personali e vittorie (tra cui quella della staffetta 4x100 mista con le altre ragazze della Canottieri), che le sono valsi l'ingresso di diritto nell'albo d'oro del nuoto "tricolore" di tutti i tempi. "Nucci" - così come era chiamata con affetto dai suoi cari - fu anche la prima atleta italiana a gareggiare nella specialità delfino, alternando le prove in questa categoria a quelle nella farfalla e nella rana.
Sulla sinistra la compagna e "rivale" Wilma Francoletti
"La sua carriera sportiva è stata un pullulare di successi e soddisfazioni, che le hanno lasciato un bagaglio infinito di aneddoti e ricordi" ci ha raccontato il figlio Guido, specificando come la mamma, umile e modesta, non si sia mai particolarmente fregiata dei suoi tanti titoli, conservati in silenzio e condivisi solo con le persone più care. "Era figlia di un pescatore, quindi non ha avuto un'infanzia agiata. Un episodio mi è sempre rimasto impresso. Una volta, da giovanissima, si trovava a Roma per una gara e alcune "colleghe" la prendevano in giro perchè non aveva il costume adatto: in suo "soccorso" intervenne niente di meno che Bud Spencer, a sua volta fortissimo nel nuoto, che alla fine le comprò ciò di cui aveva bisogno; fu davvero un bel gesto, che le restò sempre nel cuore".
Alcuni atleti allenati a Garlate
"Allenava da volontaria, mettendoci tutto il suo cuore e la sua esperienza" ha ricordato ancora il figlio Guido. "Per lei era praticamente un lavoro, una passione che affiancava alla cura della casa e della famiglia. Nella sua vita non ha mai ricevuto grandi onori, adesso ci auguriamo che possa essere ricordata per quanto di buono ha fatto".
B.P.