Lecco perduta/294: vecchio Medale, primo nucleo del Soccorso Alpino
Il rifugio Medale, in località Crogno, sopra il vecchio nucleo di Laorca, è stato il primo "frammento" del futuro Soccorso Alpino. Il Medale ha chiuso i battenti nel 1993; nel 1950 Zaccheo Adamoli e Maria Denti avevano sistemato a ristoro un porticato rurale montano. L'ultimo periodo di apertura del Medale è stato, però, affidato a Bianca Adamoli in Poli, una delle figlie di Zaccheo e Maria.
Cartolina ricordo del vecchio Medale, con gli attrezzi del rocciatore
Sul sentiero verso la famosa parete del Medale il rifugio ha annoverato numerosi frequentatori ed amici, non solo dal lecchese, ma dalla Brianza, dal Milanese, dal Varesotto e da altre zone di Lombardia, non escludendo provenienze extraregionali ed anche extranazionali. La clientela affezionata era numerosa: il sabato sera e nelle giornate di domenica c'era una sana cucina, dove spiccava tra i piatti una deliziosa lepre in salmì.
Il bosco verso Crogno, sopra il vecchio nucleo di Laorca
Il rifugio Medale è stato, però, soprattutto, il simbolo della solidarietà alpina. Deve essere, infatti, ricordata l'opera preziosa di assistenza e di allarme che veniva data negli anni in cui il Soccorso non aveva raggiunto la consistenza attuale di organizzazione e di efficacia di interventi in caso di grave allarme.
Dalla parete del Medale sono rimbalzate verso valle le voci che invocavano soccorso, di scalatori trattenuti in parete per difficoltà varie ed anche per qualche drammatico incidente di cordata. Non era difficile il caso che, mentre si diffondeva l'allarme alla base operativa, tra i volontari presenti al rifugio o nelle vicinanze venisse organizzata una prima squadra per salire in parete presso gli escursionisti bloccati tra i sassi della montagna.
Rocciatori all'interno del rifugio
Il tradizionale ponte dei Santi, tempo anche di "marronate" che trovano tanti frutti nel bosco di Crogno, può essere occasione per ripercorrere il vecchio tracciato che, partendo dalla piazza della chiesa di Laorca (dove c'è l'antica colonna detta dei "crapuni"), sale lungo via Settala, fiancheggiando il muro del cimitero verso le grotte; poi, giunti a quella che era l'osteria del Bocc, dopo un altro tratto in salita, si arriva all'ex rifugio Medale. Una nota in merito a tale tracciato si può trovare nella mini pubblicazione "Un po' di storia laorchese", uscita nel luglio 1986 grazie all'impegno di Mario Spandri e di Pietro Riva, con la collaborazione del compianto parroco don Angelo Galbusera. Il fascicoletto ha avuto il patrocinio del Gruppo Escursionisti Laorchesi (GEL). Nel testo menzionato si può ancora leggere "Un sentiero all'angolo del rifugio sale in mezzo ad un prato dove si può ammirare la grandiosa parete del Corno Medale,palestra di molti rocciatori". La cartolina ricordo del rifugio Medale allinea sul tavolo esterno di pietra gli attrezzi del rocciatore.
Il rifugio Medale ha dato un addio lontano nel tempo, ma la parete continua ad essere una palestra di sempre più numerosi rocciatori provenienti anche da nazioni europee.
A.B.