Lecco perduta/247: la campana con la penna nera in Papua Nuova Guinea

Gianni Mauri
E’ tornata nei ricordi la campana donata dalle penne nere del gruppo Monte Medale di Rancio e Laorca nell’autunno 1982 alla missione in Papua Nuova Guinea, l’isola oceanica che aveva visto il martirio di padre Giovanni Mazzucconi.
L’iniziativa concludeva le celebrazioni del trentennale di fondazione del gruppo Monte Medale, costituito nel 1952, presieduto dal compianto Gianni Mauri, che è stato anche consigliere comunale di Lecco e presidente del Circolo Pio X, in quartiere Rancio. La campana venne collocata alla pubblica visione presso l’allora sede di via Quarto degli alpini, dove prende avvio ogni anno l’ormai tradizionale check-up del monte San Martino, che si conclude presso la baita Riccardo Piazza. Venne poi inviata in Papua Nuove Guinea, con un lunghissimo viaggio di 17.000 chilometri, superando mari ed oceani.
Un’iniziativa analoga, su invito del Laboratorio Missionario lecchese, con don Aldo Cattaneo, aveva avuto felice conclusione tre anni prima, inviando un’altra campana a padre Augusto Gianola, lecchese di Laorca, missionario in Brasile.
Le cronache del 1982 ricordano che tra i principali animatori dell’iniziativa “campana Nuova Guinea”, oltre a Gianni Mauri, c’erano fedelissimi del gruppo ANA, come Alessandro Brigatti, Giacomo Piazza, Silvano Panzeri, Franco Galli, Bruno Aldè, Arturo Milani. La relativa documentazione è stata ritrovata grazie alle ricerche di archivio di Mario Locatelli, consigliere del gruppo Monte Medale.
La  stampa locale non mancò di sottolineare il grande significato della donazione, il calore umano che l’accompagnò, e, soprattutto, la cerimonia finale di contorno, dopo la benedizione della campana stessa. La festa si concluse con l’invito a pranzo di oltre 120 “nonni”, vale a dire anziani di Rancio e Laorca, ospiti degli alpini.


Le penne nere di Rancio e Laorca, con anziani del quartiere

La campana per la Papua Nuova Guinea, partiva per il lunghissimo viaggio mentre si concludeva il processo di beatificazione di padre Giovanni Mazzucconi. Era, infatti, il dicembre 1982; la cerimonia ufficiale di proclamazione del missionario lecchese Mazzucconi avvenne nella basilica di San Pietro nel febbraio 1984. In quell’occasione furono 1500 i lecchesi che raggiunsero il Vaticano, guidati dal vicario episcopale mons. Giuseppe Molinari, dal prevosto mons. Ferruccio Dugnani, con il sindaco Paolo Mauri e gli assessori Giulio Boscagli e Giuseppe Barlassina. Il gruppo della parrocchia di Rancio, con l’allora parroco, don Contardo Mauri, superava le 150 unità. Nella stessa ora della proclamazione del beato Mazzucconi da parte del Pontefice Giovanni Paolo II, una solenne celebrazione avvenuta nella chiesa di Rancio, presieduta da don Andrea Valsecchi, già cappellano militare in terre lontane.
Le celebrazioni per la beatificazione di Mazzucconi hanno avuto poi un particolare appuntamento nella basilica di San Nicolò in Lecco, quando il vescovo mons. Renato Corti, vicario generale della Diocesi di Milano, ordinò dieci diaconi del PIME, dieci nuovi missionari che qualche mese dopo divennero sacerdoti. Fra loro c’era anche il lecchese Piero Parolari, un giovane dell’oratorio di San Nicolò, entrato nel PIME dopo aver conseguito la laurea in medicina.
A.B.
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