Lecco perduta/235: Manzoni e Lecco con Dante a Ravenna

Nella seconda domenica di settembre si è rinnovato a Ravenna il tradizionale rito dell’offerta dell’olio da parte del Comune di Firenze per la lampada votiva che arde presso la tomba di Dante Alighieri. Quest’anno la celebrazione ha assunto particolare significato perché prendono il via le manifestazioni per i 700 anni dalla morte del grande autore della Divina Commedia.
Dopo la Messa nella basilica di San Francesco, officiata dal cardinale Josè Tolentino, prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, e l’offerta del Comune di Firenze per la lampada, vi è stata la prolusione di Carlo Ossola, presidente del Comitato Dantesco nazionale.


Il corteo storico per l'olio alla tomba di Dante

Quest’anno le celebrazioni del 700° anniversario si allargheranno non solo alle città cosiddette “dantesche”, ma all’intero territorio nazionale che rende omaggio al padre della sua lingua, il poeta italiano più celebre nel mondo. A concludere le celebrazioni dantesche nel 2021 sarà il concerto straordinario diretto da Riccardo Muti, con l’orchestra giovanile Luigi Cherubini, l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e l’orchestra della Fondazione Arena di Verona. Vi saranno concerti nelle tre città che hanno avuto un ruolo fondamentale nella vita di Dante: Firenze, dove è nato, Verona che lo vide ospite più volte durante l’esilio, e Ravenna, dove visse i suoi ultimi anni, amato dai ravennati.


La tomba di Dante a Ravenna

Nel settembre 1973, anno del centenario manzoniano, Dante e Manzoni vennero accomunati nelle celebrazioni della seconda domenica del mese di settembre a Ravenna. Nell’omelia della Messa in San Francesco, padre Severino Ragazzini dei Frati Minori Conventuali, ricordò Dante e Manzoni, definendoli “le due massime espressioni letterarie della cultura cattolica italiana”. Erano presenti alla celebrazione alcuni lecchesi che in quei giorni si trovavano in vacanza nella pineta di Marina di Ravenna.
Padre Ragazzini è deceduto nel 1986; era giunto a Ravenna nel 1963 dove fondò, nel 1965, il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali. La città di Lecco aveva tenuto nel 1973 particolari celebrazioni anche con il Congresso Manzoniano del centenario, che si divise fra Milano e Lecco, con la regia di Claudio Cesare Secchi, presidente del Centro Nazionale di Studi Manzoniani.
Ora, e proprio da Ravenna, giunge una novità dantesca che “coinvolge” anche Lecco, in quanto è protagonista il famoso regista Pupi Avati, più volte ospite della città ed ultimamente premiato a Venezia dal prevosto di Lecco mons. Davide Milani, nella sua qualità di presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo.


Il regista Pupi Avati a Lecco

Pupi Avati, in un’intervista recentissima ha dichiarato “Avranno inizio a novembre le riprese  di un film promosso dal Ministero Beni Culturali, da RAI Cinema e dalla Film Commission Emilia Romagna e Toscana. Dovrà essere pronto per l’anniversario della morte di Dante, il 14 settembre 1921. E’ un progetto importante per il 7° centenario dalla morte di Dante; è nato un comitato per la celebrazioni dantesche. Il mio progetto ha il patrocinio del ministero e la supervisione di un eccellente comitato scientifico. Sarà dedicato al poeta italiano più famoso al mondo; una promozione del genere deve avere un’eco internazionale. Confermo – ha aggiunto Pupi Avati – che Sergio Castellitto ci sarà; sugli altri attori preferisco non anticipa niente. Lo farò presto”.
C’è da sottolineare che quello che Pupi Avati riuscirà ad organizzare in occasione del 7° centenario dalla morte di Dante è un sogno lungo vent’anni. Infatti, il progetto, nel 2001, sembrava destinato a realizzarsi con un film per il cinema e due mini puntate per RAI 1. L’anno scorso, il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ha scritto una lettera al Ministero dei Beni Culturali ed al presidente della RAI auspicando che il progetto andasse in porto, come ora avviene.
E’ da ricordare, per dovere di cronaca, che Pupi Avati è stato a Lecco anche nell’incontro di presentazione del progetto di restauro, ora in corso, del cinema Aquilone Teatro del Sagrato, presso la Basilica prepositurale di San Nicolò.
A.B.
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