Lecco perduta/228: quando si votavano i parroci

Un lettore chiede “Il 20 – 21 settembre prossimo anche a Lecco si voterà per il sindaco ed il nuovo Consiglio Comunale. E’ vero che una volta si votava anche per i parroci?”. Rispondiamo scrivendo: c’è stata l’antica tradizione del voto di consenso al parroco proposto, espresso con libera votazione, a scrutinio segreto, dei rappresentanti delle famiglie esistenti nella relativa comunità pastorale.
La recente festa della terza domenica di luglio in quartiere Laorca, celebrata con programma molto ridotto rispetto al tradizionale per le vigenti disposizioni anti coronavirus, ha fatto rammentare che proprio nella ricorrenza patronale del 1998 venne celebrato il congedo di don Angelo Galbusera, che lasciava Laorca dopo trent’anni.



L'ingresso a Laorca di don Angelo, l'8 giugno 1969

Ebbene don Angelo era stato confermato parroco di Laorca nel pomeriggio di domenica 13 aprile 1969. Alle ore 14 la parrocchiale di Laorca divenne seggio elettorale presieduto dal vice sindaco Antonietta Nava, affiancata dal prevosto di Lecco mons. Enrico Assi. Venne così avviata la procedura di voto per 650 capi famiglia del quartiere, uomini e donne, nonché di proprietari di immobili in loco, pur residenti fuori dalla parrocchia, tutti superiore ai 21 anni, con pieni diritti civili e politici. La votazione era a scrutinio segreto, mediante scheda che ciascun elettore doveva deporre nell’urna. Votarono in 500; si passò poi allo spoglio delle schede; il risultato ufficiale venne letto dal vice sindaco Antonietta Nava. I voti favorevoli a don Angelo furono 493, i contrari 5. Poco dopo le campane della parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Laorca suonarono a festa, seguite da quelle di Sant’Antonio Abate, in Malavedo.



Don Angelo festeggiato da parrocchiani;
si riconosce nella foto mons. Antonio Barone, nativo di Laorca


Sul sagrato della “colonna dei crapuni” si brindava al nuovo parroco che, chiamato dalla vicina canonica, venne accolto da calorosi applausi in un clima di festa popolare. Don Angelo era giunto a Laorca qualche mese prima, proveniente da Dervio, dove era stato destinato come coadiutore nel 1954, appena ordinato sacerdote per la diocesi di Milano. A Laorca don Angelo era stato chiamato a subentrare al benemerito parroco don Luigi Invernizzi. Terminato il periodo di ambientazione  e conoscenza da parte dei parrocchiani, venne sottoposto all’antica tradizione del voto, che risaliva a norme in vigore nel 1827, all’insegna del motto “Quando il pastore è scelto dal gregge”. L’ingresso ufficiale del nuovo parroco don Angelo si celebrò a Laorca l’8 giugno 1969, presente il sindaco di Lecco, Alessandro Rusconi. Il saluto di congedo di Laorca venne pronunciato nel luglio 1998, nella festa della Madonna del Carmine che proprio don Angelo aveva voluto rilanciare nel 1975, con i collaboratori dell’oratorio ed i giovani del Movimento Popolare. L’antica tradizione del voto non venne rinnovata con il nuovo parroco don Basilio Mascetti, subentrato a don Angelo.
Se quella del 13 aprile 1969 rimane per Laorca l’ultima elezione di una plurisecolare tradizione, per l’intera città di Lecco l’ultimo parroco che ha avuto il gradimento dei fedeli è stato don Gabriele Sala, a Sant’Andrea di Maggianico. Il voto di gradimento è avvenuto il 23 ottobre 1983.
A.B.
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