Lecco perduta/204: la Dogana di Piazza del Grano
Nei precoci crepuscoli invernali è bello scoprire angoli del “vecchio borgo” e confrontarli nel tempo con gli inesorabili mutamenti dei decenni passati. La scalinata verso la basilica di San Nicolò è il punto di osservazione della veduta, nella foto che pubblichiamo, su piazza Cermenati rispetto alla vecchia Piazza del Grano, vasto “spiazzo” adibito nei giorni di mercato alle operazioni portuali di carico e scarico dei “barconi”.
Ieri, piazza del Grano
Alla Dogana c’era anche il deposito di sali e tabacchi per il territorio; nei giorni di “levata” c’era grande movimento di carretti. Intorno alla Dogana si trovavano i facchini del porto, in attesa di essere chiamati per le operazioni di sbarco o imbarco.
Oggi, piazza Cermenati
La piazza del Grano non vedeva il monumento al lecchese Mario Cermenati (1868-1924); la piazza venne a lui dedicata nel 1927, con l’inaugurazione del monumento, opera del romano Mario Rutelli. La statua in bronzo, in seguito alla requisizione del metallo avvenuta nel periodo bellico, venne sostituita, nel 1943, con quella attuale in marmo, realizzata da Francesco Modena.
Da notare che la riva del lago da piazza del Grano verso la foce del Caldone non era sagomata e regolare. La strada di attraversamento di Lecco saliva, infatti, da via Cavour verso via Col di Lana, via Pasubio per poi seguire il tracciato, ora cancellato, di via Stelvio, colle Santo Stefano, discesa su Pradello (oggi Orsa Maggiore).
A.B.