Lecco perduta/183: quando le corse ciclistiche finivano a Maggianico
Il centenario della nascita del grandissimo Fausto Coppi porta a ricordare, fra i più anziani appassionati di ciclismo, che una società lecchese aveva la stessa maglia bianco-celeste della Bianchi del campionissimo: era il gruppo sportivo Gattinoni, con sede in quartiere Maggianico, presso il Circolo Cooperativa Lavoratori, ritrovo di sportivi, in corso Emanuele Filiberto. Era davanti alla sede della Gattinoni che veniva fissata la linea d’arrivo di diverse gare ciclistiche organizzate dalla società bianco-celeste.
Pierfranco Vianelli, classe 1946, diventerà professionista gareggiando per i colori della Molteni. La sua stagione migliore fu, però, quella del 1968, l’anno dopo la vittoria a Maggianico, quando vinse per distacco il titolo di campione olimpico su strada a Città del Messico. In quegli stessi giochi Vianelli portò a casa anche la medaglia di bronzo della 100 chilometri a squadre, nella formazione azzurra con Giovanni Bramucci, Vittorio Marcelli e Marco Simonetti. Sempre nel 1968 Vianelli colse anche successi di rilievo in due tra le competizioni più rilevanti in campo dilettantistico, come il Giro della Valle d’Aosta e la Ruota d’Oro. Passato professionista, Pierfranco Vianelli, dopo un avvio promettente al Tour de France del 1969 e la chiamata nella Nazionale azzurra di ciclismo ai mondiali di Zolder, non raggiunse i risultati sperati, come prometteva la sua carriera precedente. Nel Giro d’Italia 1971 Vianelli colse la sua vittoria migliore nella 17^ tappa, quella di Tarvisio con Cima Coppi, dove arrivò in solitaria dopo un attacco partito da lontano. Nel Giro d’Italia del 1971 raggiunse, comunque, un altro risultato di rilievo, conquistando il 5° posto. Il secondo classificato nella Coppa Sorito del 1967, Ernesto Donghi, divenne a sua volta professionista.
Un’altra gara ciclistica da ricordare organizzata dalla Gattinoni era quella degli anni ’60 riservata agli allievi. Era allora presidente Carlo Scappa, con i collaboratori Pietro Sesana, Umberto Peroni, Enrico Manzoni, Alberto Colombo e Giulio Ugetti. L’arrivo era sempre in corso Emanuele Filiberto, davanti agli attuali locali del “Dolce forno”, che diveniva il “dolce” traguardo per il vincitore come Pierfranco Vianelli, medaglia d’oro all’Olimpiade del 1968.
Il giorno migliore del ciclismo Gattinoni, come organizzatore di gare, può essere considerato quello del 7 maggio 1967, quando, sul traguardo di corso Emanuele Filiberto, vinse allo sprint Pierfranco Vianelli, corridore del lago d’Iseo, portacolori del Pedale Bresciano che superò allo sprint negli ultimi cinquanta metri Ernesto Donghi, nativo di Nibionno, che correva per l’Unione Ciclistica Albavilla. Era allora presidente della Gattinoni Giuseppe Tocchetti, affiancato da Antonio Castelnuovo e Luigi Brivio. Era in palio la coppa Giovanni Sorito, riservata a dilettanti.
Arrivo di corsa ciclistica in corso Emanuele Filiberto, quartiere Maggianico, presso la sede Gattinoni
Un’altra gara ciclistica da ricordare organizzata dalla Gattinoni era quella degli anni ’60 riservata agli allievi. Era allora presidente Carlo Scappa, con i collaboratori Pietro Sesana, Umberto Peroni, Enrico Manzoni, Alberto Colombo e Giulio Ugetti. L’arrivo era sempre in corso Emanuele Filiberto, davanti agli attuali locali del “Dolce forno”, che diveniva il “dolce” traguardo per il vincitore come Pierfranco Vianelli, medaglia d’oro all’Olimpiade del 1968.
A.B.