Lecco perduta/161: la statua del Cristo morto di Laorca per la Settimana Santa
Una statua che rappresenta, in misure naturali, il Cristo morto si può venerare presso l’altare laterale della Madonna, nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo in quartiere Laorca. E’ stata donata nel 1935 alla comunità dall’allora fiorentissima Confraternita del Santissimo Sacramento, i “sancarlini” che accompagnavano le processioni più solenni nella storica uniforme con veste bianca e mantellina rossa.
La statua, in dimensioni naturali, di Cristo morto di Laorca
La processione con il Cristo morto si è sicuramente ripetuta sino al 1993, quando sempre la stampa locale, riferendo delle cerimonie più caratteristiche e sentite della Settimana Santa, scriveva che “uno dei momenti più suggestivi è stata la deposizione della statua di Cristo morto nella chiesa del cimitero alle grotte di Laorca. La processione è salita lungo le cappelle della Via Crucis, che vedono le quindici “fermate” dipinte dal pittore lecchese nativo di Laorca Paulo (Paolo Gerosa), pronipote di quel Giuseppe Gerosa che volle la Via Crucis precedente, opera di Luigi Tagliaferri, valsassinese di Pagnona, risalente al 1919”. La cronaca riferiva anche che la processione con la statua del Cristo morto concludeva la “Quaresima di fraternità”, articolata sul salvadanaio della solidarietà e sull’iniziativa “Pugno di riso per l’asilo di Mocambo”, fondato dal compianto padre Augusto Gianola, di Malavedo, che da sacerdote diocesano milanese era entrato nelle file dei missionari del Pime ed aveva operato nell’Amazzonia brasiliana, fra gli Indios più sperduti e dimenticati.
A.B.