Lecco perduta/116: un ritorno per gli alpini del Morbegno
C’è stato un ritorno a Lecco, per gli alpini del Morbegno: era il marzo 1994, in occasione delle elezioni politiche nazionali. Penne nere e nappina bianca, all’ombra del tricolore che sventolava su ogni sede elettorale, gli alpini hanno assicurato il servizio d’ordine a fianco degli agenti della Polizia di Stato, giunti anche dalla questura di Como. Vi erano, pure, altri alpini con nappina viola, arrivati da Bressanone.
Vi fu un’ondata commossa di ricordi, andando al seggio, per tanti “veci” del Morbegno di 50 anni prima. Vennero citati nella cronaca i nomi di Angelo Pizzi, Ferdinando Valtancoli, Corrado Invernizzi, Lorenzo Braga, Enzo Curti, Giuseppe Moioli, ed altri. Veniva ricordato che il presidente ANA Lecco Sandro Merlini era stato ufficiale del Morbegno negli anni ’70. Era il battaglione di due indimenticabili presidenti dell’ANA lecchese: Ugo Merlini e Raffaele Ripamonti. Dalla caserma di Vipiteno, mille metri di quota, 60 chilometri oltre Bolzano, 20 dal confine con l’Austria, gli alpini del Morbegno erano scesi nel comasco e nel lecchese per la guardia ai seggi, dopo aver preso parte all’operazione Vespri Siciliani intorno a Palermo ed alle esercitazioni internazionali Nato, in Norvegia.
Si ricordò in quei giorni che il Morbegno era stato “lecchese” negli anni 1940, quando funzionava presso la caserma Sirtori di via Leonardo da Vinci il centro reclutamento del battaglione. Il Morbegno era poi rimasto lecchese con la chiesetta alpina al Pian delle Betulle, dedicata alle penne mozze, non tornate dai vari fronti, in particolare da quello greco-albanese.
Il quotidiano La Provincia, in una cronaca del 28 marzo 1994 metteva in evidenza “Numerosi bocia lecchesi sono nelle file del Morbegno giunto a Lecco per i seggi. Angelo Bertola, residente in via Tonio da Belledo, si è trovato a fare la guardia alle elementari Oberdan, a 100 metri dalla sua abitazione. Vicino a casa anche Stefano Spreafico, del quartiere San Giovanni, in servizio alle elementari Carducci, di Castello. Entrambi i lecchesi sono agli sgoccioli del servizio militare di leva; hanno davanti non più di 10 “albe” prima del congedo. Un congedo che sarà accompagnato dal fresco ricordo di un servizio di sentinella presso il seggio elettorale di casa”.
La foto che pubblichiamo vede il cav. Mario Nasatti, presidente del Nastro Azzurro di Lecco, capo gruppo ANA a Valmadrera, in visita alla caserma Menini di Vipiteno, dove è di stanza il battaglione Morbegno. E’ fotografato a fianco del maggiore Angelo Parano. Nasatti, già sottufficiale di leva con gli alpini del Morbegno, ricordò in quella circostanza il padre Giacomo Nasatti, sergente del V Alpini, medaglia di bronzo al valor militare sul campo in Grecia il 24 gennaio 1941.
Vi fu un’ondata commossa di ricordi, andando al seggio, per tanti “veci” del Morbegno di 50 anni prima. Vennero citati nella cronaca i nomi di Angelo Pizzi, Ferdinando Valtancoli, Corrado Invernizzi, Lorenzo Braga, Enzo Curti, Giuseppe Moioli, ed altri. Veniva ricordato che il presidente ANA Lecco Sandro Merlini era stato ufficiale del Morbegno negli anni ’70. Era il battaglione di due indimenticabili presidenti dell’ANA lecchese: Ugo Merlini e Raffaele Ripamonti. Dalla caserma di Vipiteno, mille metri di quota, 60 chilometri oltre Bolzano, 20 dal confine con l’Austria, gli alpini del Morbegno erano scesi nel comasco e nel lecchese per la guardia ai seggi, dopo aver preso parte all’operazione Vespri Siciliani intorno a Palermo ed alle esercitazioni internazionali Nato, in Norvegia.
Si ricordò in quei giorni che il Morbegno era stato “lecchese” negli anni 1940, quando funzionava presso la caserma Sirtori di via Leonardo da Vinci il centro reclutamento del battaglione. Il Morbegno era poi rimasto lecchese con la chiesetta alpina al Pian delle Betulle, dedicata alle penne mozze, non tornate dai vari fronti, in particolare da quello greco-albanese.
Il quotidiano La Provincia, in una cronaca del 28 marzo 1994 metteva in evidenza “Numerosi bocia lecchesi sono nelle file del Morbegno giunto a Lecco per i seggi. Angelo Bertola, residente in via Tonio da Belledo, si è trovato a fare la guardia alle elementari Oberdan, a 100 metri dalla sua abitazione. Vicino a casa anche Stefano Spreafico, del quartiere San Giovanni, in servizio alle elementari Carducci, di Castello. Entrambi i lecchesi sono agli sgoccioli del servizio militare di leva; hanno davanti non più di 10 “albe” prima del congedo. Un congedo che sarà accompagnato dal fresco ricordo di un servizio di sentinella presso il seggio elettorale di casa”.
La foto che pubblichiamo vede il cav. Mario Nasatti, presidente del Nastro Azzurro di Lecco, capo gruppo ANA a Valmadrera, in visita alla caserma Menini di Vipiteno, dove è di stanza il battaglione Morbegno. E’ fotografato a fianco del maggiore Angelo Parano. Nasatti, già sottufficiale di leva con gli alpini del Morbegno, ricordò in quella circostanza il padre Giacomo Nasatti, sergente del V Alpini, medaglia di bronzo al valor militare sul campo in Grecia il 24 gennaio 1941.
A.B.