Lecco perduta/75: quando c’era la gloriosa 'Legnano'
La recente scomparsa del maresciallo maggiore cav. Jader Corridori, per tanti anni valente sottufficiale alla caserma Sirtori di via Leonardo da Vinci, ha riportato nella memoria dei lecchesi la presenza nella caserma stessa di una compagnia di fanti della gloriosa Divisione Legnano. Tale presenza è stata sino agli anni 1973/1974, quando, nel programma di ristrutturazione dell’Esercito italiano, la caserma venne chiusa ed il presidio militare non più rimpiazzato. L’ultima compagnia della Legnano operante alla Sirtori era controcarri; in precedenza vi era stata una compagnia di mortaisti.
I lecchesi di una certa età hanno avuto modo di conoscere la Sirtori per le visite della cittadinanza nella ricorrenza del 4 novembre. Terminata la cerimonia al monumento ai Caduti sul lungolago, si raggiungeva la vicina caserma per la visita alla stessa. Sotto il lungo portico e nei vicini cortili si allineavano automezzi, blindati, mortai, tende, cucine da campo ed altro ancora. Regista della visita, tra giovani militari di leva e cittadini di ogni età, è stato il maresciallo maggiore cav. Carmelo Altadonna, che al momento del congedo ebbe riconoscimento civico dl Comune di Lecco, con il sindaco Guido Puccio.
I fanti della Legnano di stanza a Lecco, nella forza di una compagnia con 130 uomini, celebravano nel corso dell’anno due pagine di storia, scritte da commilitoni che li avevano preceduti nelle divisa militare. Erano ancora in grigioverde i fanti di Montesanto, battaglia sanguinosa della prima guerra mondiale 1915/1918. Vestivano, invece, inglese, color kaki, i militari della Legnano che combatterono a Montelungo nel dicembre 1943, primi reparti del rinato Esercito italiano nella lotta di Liberazione. Oratore di commemorazioni è stato il prof. Luigi Colombo, sindaco di Lecco, in precedenza vice ed assessore con il sindaco Ugo Bartesaghi. Colombo è stato alfiere del 67° reggimento fanteria Legnano, dal quale dipendeva la compagnia di stanza a Lecco. E’ stata, Montelungo, una battaglia sanguinosa, di fronte alle munitissime difese di Montecassino. Una lapide si può notare sulla facciata della Canottieri Lecco: era una volta nel perimetro dell’ampio cortile della caserma Sirtori cancellato negli anni ’90 del Novecento. La Legnano, che aveva il comando a Bergamo, è stata anche l’ultimo reparto militare con un presidio negli anni ’50 presso il Forte di Montecchio, in Colico. I militari della Legnano erano di guardia al forte del 1915/1918, divenuto, nel frattempo, deposito di munizioni, prima del trasferimento della polveriera a Ceriano Laghetto, nel bosco delle Groane, vicino a Saronno.
I lecchesi di una certa età hanno avuto modo di conoscere la Sirtori per le visite della cittadinanza nella ricorrenza del 4 novembre. Terminata la cerimonia al monumento ai Caduti sul lungolago, si raggiungeva la vicina caserma per la visita alla stessa. Sotto il lungo portico e nei vicini cortili si allineavano automezzi, blindati, mortai, tende, cucine da campo ed altro ancora. Regista della visita, tra giovani militari di leva e cittadini di ogni età, è stato il maresciallo maggiore cav. Carmelo Altadonna, che al momento del congedo ebbe riconoscimento civico dl Comune di Lecco, con il sindaco Guido Puccio.
I fanti della Legnano di stanza a Lecco, nella forza di una compagnia con 130 uomini, celebravano nel corso dell’anno due pagine di storia, scritte da commilitoni che li avevano preceduti nelle divisa militare. Erano ancora in grigioverde i fanti di Montesanto, battaglia sanguinosa della prima guerra mondiale 1915/1918. Vestivano, invece, inglese, color kaki, i militari della Legnano che combatterono a Montelungo nel dicembre 1943, primi reparti del rinato Esercito italiano nella lotta di Liberazione. Oratore di commemorazioni è stato il prof. Luigi Colombo, sindaco di Lecco, in precedenza vice ed assessore con il sindaco Ugo Bartesaghi. Colombo è stato alfiere del 67° reggimento fanteria Legnano, dal quale dipendeva la compagnia di stanza a Lecco. E’ stata, Montelungo, una battaglia sanguinosa, di fronte alle munitissime difese di Montecassino. Una lapide si può notare sulla facciata della Canottieri Lecco: era una volta nel perimetro dell’ampio cortile della caserma Sirtori cancellato negli anni ’90 del Novecento. La Legnano, che aveva il comando a Bergamo, è stata anche l’ultimo reparto militare con un presidio negli anni ’50 presso il Forte di Montecchio, in Colico. I militari della Legnano erano di guardia al forte del 1915/1918, divenuto, nel frattempo, deposito di munizioni, prima del trasferimento della polveriera a Ceriano Laghetto, nel bosco delle Groane, vicino a Saronno.
A.B.