Lecco perduta/36: a Palazzo Falck c’era la sede della Banca d’Italia

Il palazzo che è stato sede dell’agenzia lecchese della Banca d’Italia, dal 1913 al 1963
Il civico palazzo dedicato al senatore Enrico Falck, eletto nel collegio di Lecco nelle storiche elezioni del 18 aprile 1948, è stato inaugurato nel 1966 dal ministro della Pubblica Istruzione, Giovanni Battista Scaglia, mentre era sindaco Alessandro Rusconi. L’edificio, liberato dalla Banca d’Italia che aveva chiuso la locale agenzia, e dall’ufficio postale centrale trasferito nel nuovo complesso di viale Dante, veniva adibito a palazzo della cultura.
    Gli uffici postali venivano trasformati in auditorium; l’ex filiale della Banca d’Italia ospitava la nuova biblioteca. Quest’ultima lasciava la piccola sede di palazzo Ghislanzoni, in via Roma, nell’ala del cortile interno. Palazzo Falck diveniva anche sede di associazioni culturali e musicali nei locali al primo piano.
    Le prime voci sulla chiusura lecchese della Banca d’Italia circolarono nell’autunno 1962. La notizia venne confermata ufficialmente nel gennaio 1963. Il consiglio generale dell’istituto di emissione aveva deciso l’abolizione di tutte le agenzie, ovvero gli uffici aventi sede nei centri non capoluogo di provincia. Un gruppo di personalità lecchesi, con il senatore Piero Amigoni, tentarono salvataggi “romani”. La decisione era irremovibile: anche Biella, città con situazione analoga a Lecco, doveva prendere atto della chiusura della sua agenzia, nonostante l’interessamento dell’ex presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Pella.
    L’agenzia lecchese era stata aperta nel 1913 e chiudeva, quindi, dopo 50 anni di attività. L’edificio era stato costruito in piazza Garibaldi, demolendo completamente il precedente basso fabbricato che era l’albergo del Morone, noto anche per i suoi veglioni popolari nelle notti di Capodanno e di carnevale, rispetto alle feste d’elitè che si svolgevano presso il vicino Teatro della Società.
    Il palazzo, tra il 2005 ed il 2006, è stato acquistato dall’Unione Commercianti lecchesi, mentre era presidente Massimo Sesana, che poco dopo  lasciò l’incarico per Peppino Ciresa. L’edificio venne ristrutturato su progetto dell’architetto Virginia Tentori. E’ sede da allora della Confcommercio Lecco ed ospita uffici e servizi , occupando oltre 40 dipendenti.
A.B.
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