Lecco perduta/28: quando la cucina era d’oro
I giornalisti Giacomo De Santis, Dino Brivio ed Eugenio Tacchini
impegnati nella giuria del cuoco d’oro
impegnati nella giuria del cuoco d’oro
Veniva, intanto, annunciato che, sempre per iniziativa dell’Azienda Turismo, Lecco avrebbe ospitato la finale nazionale del “Cuoco d’oro”, dopo tre anni a Diano Marina. Si trattava del concorso che, dopo selezioni provinciali, chiamava a raccolta chef dei ristoranti più rinomati per far conoscere le specialità soprattutto di piatti locali. La finalissima del “Cuoco d’oro” si svolse in settembre al “Griso” di Malgrate, con la partecipazione anche di cuochi internazionali giunti da Scozia, Belgio, Francia e Svizzera. Le serate vennero presentate da Adriana Serra, della Rai TV. Vinse il piatto “braciole di pesce spada”, preparato dal cuoco Lodovico Parisio, del Ristorante “Sporting” di Messina. Il secondo posto venne assegnato a pari merito ai piatti “cotolette all’Alfredo”, di Alfredo Valli del “Gran San Bernardo” di Milano, e “carbonata con polenta”, di Bruno Concone del “Grivola” di Aosta.
Il Lecchese, poi, ospitò, a fine anno ’66, la prima selezione della “Padella d’oro” 1967. Si svolse presso il Ristorante “Grigna” di Pasturo. I piatti dello chef Gianni Platti erano panzerotti alla valsassinese e filetti di trota del Pioverna. Platti era affiancato da Bambina Spreafico, Luisa Fumagalli, Rosetta Invernizzi, Teresa Platti e Danila Bergamini.
A.B.