Lecco perduta/8: a Laorca la sosta per ''bagnare il becco''
Coloro che saliranno in questa settimana verso il quartiere Laorca, per la festa compatronale della Madonna del Carmine, detta "la terza di luglio" potranno osservare in corso Monte Ortigara l'antica scritta ora affidata ad una targhetta "Fermati passegger e bagna il becco, che a metà strada sei tra Ballabio e Lecco". L'antica scritta nella forma attuale, presso l'ex trattoria Barone, risale al 1995, quando l'asfissiante traffico veicolare della vecchia Lecco-Ballabio "maltrattò" anche l'esistente targa. Il Comune di Lecco, dopo alcune interpellanze consiliari, si interessò della situazione, con l'assessore Carlo Invernizzi, l'ufficio Economato, i tecnici dell'Edilizia Sociale.
La scritta "lacerata" risaliva nella composizione al 1890, quando in forma vistosa sul muro, a caratteri cubitali, Pietro Barone, reduce dall'Astigiano, dove andava a fare rifornimento di vino per il suo locale, aveva notato "qualcosa" di singolare che poteva tornare utile, con modifiche geografiche sulla strada da Lecco a Ballabio. Apparve così "l'epigrafe" entrata nella storia, nella curiosità di viandanti e turisti, quando la strada fuori dal locale era ancora biancheggiante, polverosa, percorsa da cavalli, carri e diligenze.
La trattoria è stata chiusa nel 1977 dagli ultimi titolari Anita Minonzio e Gerolamo Gomarabico. Nel locale di Monte Ortigara ha trascorso la vita Erminia Barone, scomparsa nel 1954: si deve alla sua lunga presenza la modifica della denominazione della trattoria Barone e della località in Barona. Ora l'edificio della vecchia trattoria, dopo aver ospitato un piccolo supermercato, è stato trasformato in un elegante villino residenziale, con lavori in corso di ultimazione.
La Barona è stata nota per piatti della sua cucina: lepre in salmì, polenta ed uccelli, spaghetti conditi con il salmì di lepre. La tradizione orale ricorda che gli ultimi vetturini, come i loro predecessori, davano uno strappo alle redini giunti presso la Barona. I cavalli si fermavano ed allora i viaggiatori chiedevano subito al postiglione il parchè della sosta. La risposta era tranquillizzante "Sono cavalli bravi, andati a scuola, che sanno leggere la scritta sul muro del ristoro". La battuta era divertente e tutti accettavano la sosta, scendendo a bere.
L'attuale targhetta è stata collocata nel 1995, per interessamento dell'assessore Carlo Invernizzi e del tecnico comunale ora Sergio Dell'Oro.
La scritta "lacerata" risaliva nella composizione al 1890, quando in forma vistosa sul muro, a caratteri cubitali, Pietro Barone, reduce dall'Astigiano, dove andava a fare rifornimento di vino per il suo locale, aveva notato "qualcosa" di singolare che poteva tornare utile, con modifiche geografiche sulla strada da Lecco a Ballabio. Apparve così "l'epigrafe" entrata nella storia, nella curiosità di viandanti e turisti, quando la strada fuori dal locale era ancora biancheggiante, polverosa, percorsa da cavalli, carri e diligenze.
La targhetta attuale sul muro della Barona, in corso Monte Ortigara, in quartiere Laorca di Lecco
La Barona è stata nota per piatti della sua cucina: lepre in salmì, polenta ed uccelli, spaghetti conditi con il salmì di lepre. La tradizione orale ricorda che gli ultimi vetturini, come i loro predecessori, davano uno strappo alle redini giunti presso la Barona. I cavalli si fermavano ed allora i viaggiatori chiedevano subito al postiglione il parchè della sosta. La risposta era tranquillizzante "Sono cavalli bravi, andati a scuola, che sanno leggere la scritta sul muro del ristoro". La battuta era divertente e tutti accettavano la sosta, scendendo a bere.
L'attuale targhetta è stata collocata nel 1995, per interessamento dell'assessore Carlo Invernizzi e del tecnico comunale ora Sergio Dell'Oro.
A.B.