Testacoda a fari spenti
L’ex sindaco Bodega torna in soccorso del sindaco Gattinoni - dopo la serata alla Piccola sul “quarto ponte, anzi tre e mezzo” - con un ragionamento che, sulla carta, potrebbe anche reggere, a patto però di guidare sempre nella corsia del consenso, sull’auto del “far credere” per quelli che ci cascheranno finché non andranno a sbattere.
I cittadini non i politici
Bodega commette due errori evidenti: uno di merito e uno di metodo.
Il primo è sostenere che i tempi dei lavori che stanno congestionando ancor più la città siano “dettati dalle disponibilità finanziarie del momento”. Nel caso del ponte Kennedy e della rotonda di viale Costituzione non è vero: i fondi del primo addirittura non sono nemmeno comunali, e poi si sta chiedendo di sospendere o posticipare i lavori ossia senza perdere un soldo - sono euro mica cubetti di ghiaccio - evitando così ulteriori disagi a cittadini e traffico. Questo avrebbe solo rinviato il taglio del nastro in clima elettorale.
Il secondo errore, di metodo, è ancora più grave: perché oggi non possiamo metterci alla guida della fiducia al buio per vedere come andrà. Ora che son passati 5 anni di mandato non 5 mesi. È tempo di consuntivo. Ed è un disastro sulle strade del quotidiano
Bodega dice che van cambiate le abitudini perché, traducendo: “tutti siamo traffico”. Vero. Ma perché devono essere sempre i cittadini a rinunciare e mai l’amministrazione a pianificare, mitigare, offrire soluzioni collettive? In cinque anni, quali scelte concrete sono state fatte?
Tolti i mega manifesti sulla mobilità sostenibile, resta poco e male:
- Corsie ciclabili tracciate in fretta, senza reale sicurezza né integrazione (semafori intelligenti, zone di attestamento ciclabile, ridisegno dei parcheggi, rastrelliere diffuse e davanti a scuola, sui bus)
- Nessun parcheggio di interscambio con navette e accordi con quelli dei supermercati;
- Ponte Vecchio aperto a singhiozzo e chiuso la sera pure nei festivi
- Trasporto pubblico ridotto in corse e orari invece che potenziato anche in qualità e economicità.
- Eliminazione sistematica delle strisce gialle ad uso dei residenti in centro, sostituite da blu: più traffico e più incassi.
- Nessuna estensione dell’area pedonale.
- Turismo “mordi e fuggi” spinto senza controllo: 60.000 presenze nel ponte dell’Immacolata, (come da indagine Confcommercio) quasi tutte per meno di due ore. Turismo o traffico?
- Politiche dei tempi di vita e lavoro rimaste slogan.
- Coordinamento con i corrieri per carico e scarico, inesistente.
- Nessuna attenzione per chi l’auto non può lasciarla in garage perché lavora.
Vogliamo pure accettare l’idea, come Bodega, che il traffico non si possa migliorare? Va bene. Ma perché addirittura peggiorarlo? Gliel’ha mai chiesto, l’ex sindaco Bodega, al sindaco Gattinoni?
I cittadini non i politici
Bodega commette due errori evidenti: uno di merito e uno di metodo.
Il primo è sostenere che i tempi dei lavori che stanno congestionando ancor più la città siano “dettati dalle disponibilità finanziarie del momento”. Nel caso del ponte Kennedy e della rotonda di viale Costituzione non è vero: i fondi del primo addirittura non sono nemmeno comunali, e poi si sta chiedendo di sospendere o posticipare i lavori ossia senza perdere un soldo - sono euro mica cubetti di ghiaccio - evitando così ulteriori disagi a cittadini e traffico. Questo avrebbe solo rinviato il taglio del nastro in clima elettorale.
Il secondo errore, di metodo, è ancora più grave: perché oggi non possiamo metterci alla guida della fiducia al buio per vedere come andrà. Ora che son passati 5 anni di mandato non 5 mesi. È tempo di consuntivo. Ed è un disastro sulle strade del quotidiano
Bodega dice che van cambiate le abitudini perché, traducendo: “tutti siamo traffico”. Vero. Ma perché devono essere sempre i cittadini a rinunciare e mai l’amministrazione a pianificare, mitigare, offrire soluzioni collettive? In cinque anni, quali scelte concrete sono state fatte?
Tolti i mega manifesti sulla mobilità sostenibile, resta poco e male:
- Corsie ciclabili tracciate in fretta, senza reale sicurezza né integrazione (semafori intelligenti, zone di attestamento ciclabile, ridisegno dei parcheggi, rastrelliere diffuse e davanti a scuola, sui bus)
- Nessun parcheggio di interscambio con navette e accordi con quelli dei supermercati;
- Ponte Vecchio aperto a singhiozzo e chiuso la sera pure nei festivi
- Trasporto pubblico ridotto in corse e orari invece che potenziato anche in qualità e economicità.
- Eliminazione sistematica delle strisce gialle ad uso dei residenti in centro, sostituite da blu: più traffico e più incassi.
- Nessuna estensione dell’area pedonale.
- Turismo “mordi e fuggi” spinto senza controllo: 60.000 presenze nel ponte dell’Immacolata, (come da indagine Confcommercio) quasi tutte per meno di due ore. Turismo o traffico?
- Politiche dei tempi di vita e lavoro rimaste slogan.
- Coordinamento con i corrieri per carico e scarico, inesistente.
- Nessuna attenzione per chi l’auto non può lasciarla in garage perché lavora.
Vogliamo pure accettare l’idea, come Bodega, che il traffico non si possa migliorare? Va bene. Ma perché addirittura peggiorarlo? Gliel’ha mai chiesto, l’ex sindaco Bodega, al sindaco Gattinoni?
Paolo Trezzi














