Di comunicato in comunicato: la gara del lunedì continua

La consueta gara del lunedì tra i nostri due consiglieri regionali di maggioranza, centrodestra, quest’oggi ha visto lo sprint di Mauro Piazza, solitamente meno rapido del collega Giacomo Zamperini. Alle 11.41 – non troppo presto è pur sempre lunedì – ha annunciato il finanziamento della Regione di 400mila euro per la messa in sicurezza del lago di Olginate. Importo che integra il finanziamento già stanziato di 800mila euro nel luglio 2024. Gli interventi interesseranno l’intero territorio dei laghi lombardi, con un investimento complessivo previsto di 8.870.000 euro, di cui 4.731.500 euro a carico della Regione.
La risposta di Giacomo Zamperini arriva a cavallo di pranzo, alle 13.09: caserma dei vigili del fuoco di Lecco, ogni promessa è debito scandisce l’esponente di Fratelli d’Italia, oggi firmato il disciplinare d’incarico per la nuova caserma che sorgerà in viale Don Giovanni Ticozzi, su un’area demaniale di circa 14.000 metri quadrati. L’investimento complessivo previsto è pari a 12,5 milioni di euro. Il cronoprogramma stabilisce la consegna del progetto definitivo entro 160 giorni e, a seguire, del progetto esecutivo entro ulteriori 80 giorni.
Dieci minuti più tardi provvede l’ufficio stampa meloniano a rimarcare la notizia, rilanciando l’affermazione di Zamperini che ogni promessa è debito ecc. ecc.
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Ma a Zampe ancora non basta, alle 17.20 rimanda un nuovo comunicato, molto più articolato del primo e con le foto allegate che mostrano le vigorose strette di mano del possente “fratello”.
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Finita la gara? Per niente. Mauro Piazza ritorna con una “bomba”, meglio una “fucilata” che farà contenti i cacciatori (un po’ meno la signora Brambilla che però curiosamente di questa vicenda non ne parla): Caccia e tutela ambientale Approvato il Progetto di Legge della Lega che aggiorna la normativa lombarda sui valichi montani”. Che messo così parrebbe una buona notizia per chi ama gli animali. Invece nei fatti è una deroga al divieto di sparare in alcuni valichi montani interessati dalle rotte migratorie. Come Lega, chiosa Piazza, siamo da sempre impegnati a coniugare il rispetto delle normative ambientali europee e nazionali con il diritto e la cultura venatoria profondamente radicata nei nostri territori montani. Questo intervento tecnico rappresenta uno strumento fondamentale per garantire regole chiare e non contraddittorie a cittadini, cacciatori, amministratori e organi di vigilanza.”
Manca solo il richiamo a non scambiare un uomo per un cinghiale e il memento che nel 2024 quattordici cacciatori sono morti per incidenti durante l’attività venatoria.
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