Lecco, nasce lo sportello EHI! Un nuovo punto di riferimento per i giovani tra affettività, sessualità e prevenzione
A partire dal 9 ottobre l’Informagiovani di Lecco ospiterà un nuovo servizio dedicato ai giovani dai 14 ai 24 anni: lo sportello “EHI!” (Education, Health, Intimacy), promosso da ASST in collaborazione con il Comune e il Servizio Giovani, il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, l’Ufficio di Piano e l’Associazione Comunità Il Gabbiano ODV.
Lo sportello è gratuito e ad accesso libero, senza bisogno del consenso, come avviene già per i consultori familiari.L’iniziativa, presentata ufficialmente alla presenza di Gianluca Peschi (Direttore Socio-Sanitario ASST Lecco), Carmen Baldi (Responsabile S.S. Coordinamento Attività Consultoriale ASST Lecco), Manuela Colombera (Referente Associazione Comunità Il Gabbiano e Responsabile Unità Mobile Giovani), l’assessore comunale Emanuele Torri (le cui deleghe ai giovani e alla famiglia verranno ora affidate a Stefania Valsecchi) e l'assessore al welfare Emanuele Manzoni, nasce con l’obiettivo di rispondere a dubbi, domande e bisogni legati alla sfera affettiva e sessuale, offrendo un supporto concreto, professionale e facilmente accessibile.
Lo sportello aprirà ogni giovedì dalle 14:00 alle ore 16:00 presso il Centro Civico Pertini di via dell’Eremo 28 a Lecco; i ragazzi potranno confrontarsi con operatori quali assistente sociale, assistente sanitario, infermiera e medico infettivologo del Distretto. Verranno fornite consulenze personalizzate su contraccezione e metodi di barriera, prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse (IST), gravidanze indesiderate e violenza di genere. Sarà possibile vedere da vicino i diversi dispositivi contraccettivi, comprenderne efficacia e funzionamento, ma anche ricevere un supporto mirato in caso di necessità specifiche.
Gli operatori consultoriali si occuperanno della consulenza in materia di contraccezione; laddove si individuasse un bisogno approfondito di valutazione medica, l'operatore può dare appuntamento presso il Consultorio Giovani di pertinenza. Il medico infettivologo si occuperà invece di informare in merito alle infezioni sessualmente trasmesse, informando e indirizzando allo screening IST.
“Questo progetto nasce da un’osservazione diretta dei bisogni espressi dai giovani – ha sottolineato Gianluca Peschi – viviamo in una società libera e avanzata ma gli strumenti che mettiamo a disposizione dei ragazzi non sono ancora adeguati al contesto in cui crescono. Le infezioni sessualmente trasmesse sono in aumento, la sifilide oggi registra tassi doppi rispetto al passato. Serve più educazione, più prevenzione, più strumenti per affrontare serenamente aspetti fondamentali della crescita”.Carmen Baldi ha rimarcato l’importanza di offrire uno spazio “sganciato” dal consultorio tradizionale, proprio per risultare più vicino e accessibile ai ragazzi: “Ci sarà una raccolta dei bisogni, consulenze individuali e, dove necessario, si potranno organizzare gruppi di parola per parlare di sessualità, orientamento di genere e prevenzione della violenza”.
L’informazione e l’educazione sessuale nelle scuole non è obbligatoria, i consultori rimangono poco utilizzati e conosciuti e tendenzialmente anche il contatto con i medici specialisti è limitato. La famiglia è un luogo in cui difficilmente si affrontano argomenti quali "sviluppo sessuale e fisiologia della riproduzione", "infezioni/malattie sessualmente trasmissibili" e "metodi contraccettivi", tanto che solo il 20% ne parla in famiglia in maniera approfondita. A questo si aggiunge lo sviluppo sessuale sempre più precoce nelle femmine, la minore età dei ragazzi sessualmente attivi e il trend calante dell’uso del profilattico, a fronte di un incremento nell’uso della pillola nelle ragazze.
Questi dati epidemiologici si uniscono ai dati di osservazione qualitativa sui comportamenti giovanili e alla considerazione che ad oggi l’informazione in materia di affettività e sessualità per i giovani si acquisisca prevalentemente in modo autonomo ed in rete.Dal Comune di Lecco Emanuele Manzoni ha posto l’accento sul valore della programmazione territoriale condivisa: “Di fronte a tanti servizi già esistenti, qui si è scelto di fare rete e di costruire un luogo che permetta ai giovani di aprirsi alla comunicazione su temi delicati, uscendo dal contesto strettamente sanitario ma senza rinunciare alla professionalità”.
L’assessore Emanuele Torri ha proseguito parlando di un bisogno forte e urgente: “I ragazzi oggi ricevono informazioni dalla rete e dai social, ma spesso in modo casuale e superficiale. Questo sportello offre la possibilità di confrontarsi con adulti preparati e credibili. Sarebbe importante riuscire a portare questo modello anche nelle scuole, per far capire che esistono luoghi sicuri e privi di pregiudizi in cui farsi accompagnare”.
Manuela Colombera ha sottolineato il legame con l’Unità Mobile Giovani: “È un servizio di prossimità che si muove nei contesti frequentati dai ragazzi, portando prevenzione, informazione e dispositivi di protezione. Lavoreremo in sinergia con lo sportello EHI per aumentare le possibilità di incontro, ridurre il gap comunicativo tra adulti e giovani e rafforzare il dialogo sulla salute”.
Lo sportello EHI! diventa così un punto di riferimento innovativo sul territorio lecchese, dove affettività e sessualità vengono affrontate senza tabù ma con competenza e responsabilità. L’iniziativa intende non solo prevenire infezioni e gravidanze indesiderate, ma soprattutto aiutare i ragazzi a vivere le proprie relazioni in modo consapevole, sicuro e rispettoso, ponendo le basi di una cultura della prevenzione che parta dai giovani stessi.
"A noi interessa sviluppare nei ragazzi un comportamento, una consapevolezza nel momento di rischio. Iniziamo a piccoli passi, e sicuramente il primo è instaurare una relazione, basata sulla fiducia e la trasparenza" ha concluso Carmen Baldi.
Lo sportello si rivolge soprattutto alla fascia di età 14-24 ma gli operatori sono disponibili ad accogliere eventualmente richieste anche di genitori, insegnanti ed educatori.