La Piccola: + verde - mercato

Cara Leccoonline

Molto bene il Progetto di introduzione del verde alla Piccola che in parte ha raccolto i suggerimenti di un gruppo di lavoro civico dello scorso anno che ne chiedeva appunto il (non previsto) diffuso inserimento ampio e libero
Pur molto meno di quanto chiesto resta un passo importante che ne caratterizza in maniera positiva la riqualificazione.

- Senza dimenticare che l'area verde che si sta pubblicizzando è poco più di un migliaio di metri quadri quando la totalità della Piccola è ben 30.000 metri quadri ed è asfalto ovunque.

- Resta ancora ambiguo e immotivato il perché la Giunta si ostini a mantenere in quest'area, anche per il futuro, il mercato cittadino malgrado i continui riscontri positivi dello stesso in centro.

- Il Mercato, con evidenza, blocca e impedisce le potenzialità di usufruizione, anche modulare, di quello spazio prezioso: per un'arena civica, un'area concerti, uno spazio ricreativo, ludico, autogestito, un centro congressi, un bosco urbano, insomma per tutto quello che si potrebbe inventare e che non si può fare e nemmeno ragionare, tra l'altro ben più fattibile di un tunnel e silos di 646 auto sotto terra che può essere utile ma ha dei costi che non sono sostenibili per una Giunta non più miracolata da imprevisti fiumi di soldi del Pnrr

- L'introduzione del verde è positiva perché permette di vivere questo spazio anche fuori dal discorso mercantile dell'utilizzo delle stecche a fronte di una spesa...

- Sarebbe interessante che si riuscisse a raccogliere un'altra sollecitazione del gruppo di lavoro per quest'area (e altre, i parchi): pensarla e crearla libera, aperta, non vincolata da muri, cancelli, chiavi, ma spazio accessibile h24.

- Uno spazio materiale e immateriale di passaggio e di passeggio.
E anche per questo, luogo a supporto e promozione di mobilità sostenibile e collettiva (una fermata dei treni, potenziate quelle dei bus)

Si rimedi intanto a una lacuna non secondaria:
- la distesa a parcheggio per 208 auto pensata senza nemmeno una parziale copertura con pannelli fotovoltaici che renderebbe l'area indipendentemente dal consumo energetico

- E una preghiera:
Basta termini come fosse la pubblicità di profumi o detersivi ora scritti nel Progetto: "stanze verdi", "luoghi dello stare" che non son altro, per parlare come si mangia: angoli con aiuola, assenze arboree e panche intorno.

Questa evitabile necessità (come waterfront per lungolago) sembra tanto un utilizzo di paroloni elettorali per dare un valore al progetto che altrimenti si pensa, errando, non avrebbe.

- Resta infine imbarazzante il totale, e ormai perenne, silenzio in consiglio comunale e fuori sulla Gestione di quegli spazi che sono le stecche, malgrado l'assessore Cattaneo si incontri ripetutamente con la società che dovrà tenerli aperti
Paolo Trezzi
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