Piazza non mischi le carte: il quarto ponte a due corsie si può già realizzare
Non faccia il furbo il collega Mauro Piazza che, molto bravo a buttarla in caciara sul mio lavoro in Parlamento, sul quale sono sempre pronto a un confronto pubblico con lui, sa bene che non servirebbero ulteriori soldi per la seconda corsia del quarto ponte in uscita da Lecco. Quanto ottenuto dal sottoscritto a Roma, oltre all’incremento dagli 8 milioni di euro nei documenti iniziali per una terza corsia del ponte Manzoni, era l’impegno di Anas a modificare la sezione stradale da una corsia più la ciclabile a due corsie viabilistiche. Proposta questa osteggiata sia dalla Provincia di Lecco, sia dal comune di Pescate, in quanto avrebbe previsto l’inserimento in Ss 36 in direzione nord, verso Sondrio, non più a Pescate, ma a Bione, circa 400 metri più a nord. Quindi gli stessi enti, di orientamento politico non certo di centrosinistra, per garantire l’ingresso in Ss 36 da Pescate hanno proposto un nuovo svincolo, progetto oggi ancora bloccato. Pertanto, non è certo imputabile al sottoscritto la mancanza di risorse per una variante voluta dal centrodestra e avallata dall’assessorato alle Infrastrutture di Regione Lombardia. Perciò, senza risorse aggiuntive, non si faccia il gioco delle tre carte e si proceda a dare l’ok alla trasformazione della ciclabile in seconda corsia. La destra, per assecondare le legittime ma onerose proposte di Pescate e Provincia, si è inventata il nuovo svincolo e adesso ci dicono che costa troppo e che deve pagarlo Anas. Il loro leader Salvini è nella stanza dei bottoni delle infrastrutture e, per finanziare anche importanti e meno costose opere, non rivolga il suo impegno solo a sud.
Gian Mario Fragomeli