PAROLE CHE PARLANO/236
Architettura dell’arcipelago
Detta così, la frase sembra indicare il desiderio di descrivere nel dettaglio un gruppo di isole e la loro particolare disposizione nel mare in cui sorgono. Nella realtà, si tratta solo del desiderio di sottolineare l’esistenza di parole che hanno qualcosa in comune e che nella loro etimologia non sempre corrispondono all’uso che ne facciamo oggi.
Arcipelago, vocabolo di origine greca (arkhipélagos), è una parola composta da arkhi-, cioè "principale" o "capo", e da pélagos, "mare". Quindi, letteralmente, "mare principale", riferito in origine dai Greci al Mar Egeo (Aigàion pélagos), notoriamente ricco di isole. Dal XVI secolo, passò a designare qualsiasi gruppo di isole vicine tra loro, come l’Arcipelago Toscano, quello delle Eolie o delle Cicladi. Col tempo, ha assunto anche significati metaforici non geografici come Arcipelago Gulag di Solženicyn, in letteratura, per descrivere reti o sistemi interconnessi. L’uso figurato si estende anche a contesti urbani (un arcipelago di quartieri) o culturali e linguistici, come nel caso di dialetti diversi ma imparentati.
Anche architettura deve la sua origine al greco: la prima parte, arkhi-, è la stessa di arcipelago, quindi, diciamo, capo. La seconda parte, téktōn, significa costruttore, artigiano, falegname. Per i Greci, designava chi possedeva competenze tecniche e manuali, in grado di realizzare opere complesse. Quindi, mettendo insieme i “pezzi”, l’architetto è il capo costruttore, una figura guida, responsabile dell’intero processo costruttivo. Possiamo affermare che l’architettura non è solo costruzione, ma progetto, armonia tra mente e materia. È l’arte che ordina il caos, che unisce l’utile e il bello.
Sono certo che quella parola iniziale, arkhi-, abbia suscitato curiosità e il suono di altre parole che la contengono. Sicuramente archeologia, lo studio degli inizi delle civiltà, arcangelo, il più alto in grado tra gli angeli (il capo), archivio, il luogo dove si conservano documenti di valore storico o amministrativo (in origine, "luogo del capo", dove venivano conservati i documenti ufficiali) e quindi arcivescovo, arciduca, arciprete, arcidiocesi ecc.