UP – seconda stagione/6: nel cuore delle Alpi Retiche la meravigliosa Val di Mello

Acque cristalline, imponenti pareti di granito, alte vette che si stagliano all’orizzonte. Molti la definiscono la “Yosemite d’Italia”, ma per noi è semplicemente la Val di Mello: un gioiello naturale nel cuore delle Alpi Retiche. Un luogo così incantevole da meritarsi una tutela speciale e infatti nel 2009 è stata resa Riserva Naturale. In questo nuovo numero di UP – Un Percorso lasciamo la Provincia di Lecco e ci spostiamo nella vicina Valtellina, per scoprire l’anello del fondovalle della Val di Mello.
Si tratta di un’escursione relativamente semplice e per questo è adatta a tutti. A causa di ciò, purtroppo, soprattutto nei fine settimana estivi, la valle viene presa d’assalto dai frequentatori. Consigliamo quindi, se possibile, di andarci nei giorni feriali. La partenza è a San Martino, frazione del comune di Val Masino che, a sua volta, è una valle laterale della Valtellina.
•    Partenza e arrivo: San Martino di Val Masino 
•    Lunghezza anello: 10 km
•    Dislivello totale: 350 metri
•    Durata: circa 3 ore
•    Difficoltà: Facile
•    Adatto ai bambini: sì



Possiamo parcheggiare l’auto nel parcheggio del campo sportivo di San Martino. Ci sono alcuni stalli gratuiti, altri a disco orario e altri a pagamento. A piedi camminiamo su asfalto per qualche metro in direzione del paese, finché dopo pochi metri troviamo sulla destra un sentiero che si stacca, con un cartello in legno che indica la Val di Mello. Seguiamolo e ci addentriamo in un bellissimo bosco, punteggiato da enormi massi granitici, che corre a fianco del torrente Mello. Il sentiero non sempre è chiarissimo, in alcuni punti tende un po’ a perdersi tra le tracce. Bisogna fare attenzione a seguire i segnavia bianco-rossi che indicano il sentiero ufficiale.
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Il sentiero è sempre in blanda salita, con pendenze molto modeste. Dopo circa 35 minuti dalla partenza, raggiungiamo un bivio. A sinistra troviamo un ponte che attraversa il fiume. Lo seguiamo e ci spostiamo sull’altro lato, dove troviamo la strada carrabile che sale da San Martino all’imbocco della Val di Mello.
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Lo scenario è mozzafiato: il fiume forma ampie pozze cristalline e, sullo sfondo, emergono le sagome appuntite delle cime delle Alpi Retiche centrali. Seguiamo l’ampio tracciato, superiamo un campeggio e arriviamo a una trattoria. Qui finisce la strada e il percorso si sviluppa su una mulattiera acciottolata, con andamento pressoché pianeggiante. In breve arriviamo al Laghetto del Qualido, uno spettacolare specchio d’acqua verde e trasparente in cui si specchiano le pareti rocciose circostanti, paradiso degli arrampicatori.
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Procediamo oltre, sempre in piano. Superato un agriturismo, arriviamo a un altro laghetto, denominato Bùrgùn ma conosciuto come Bidet della Contessa. Decisamente un ottimo punto per le fotografie! Continuando sulla mulattiera arriviamo a un nucleo di case in località Cascina Piana. Qui troviamo due rifugi: Rifugio Mello e Rifugio Luna Nascente (circa 1 ora e 20 minuti dalla partenza).

Galleria fotografica (25 immagini)

Molti finiscono qui l’escursione, ma noi consigliamo di proseguire oltre. Continuiamo per altri 20 minuti sempre sulla mulattiera, che è ancora pianeggiante, e arriviamo alla località Rasica, dove troviamo il Rifugio Rasega (1 ora e 45 minuti dalla partenza). A questo punto l’anello cambia lato del fiume, ma prima consigliamo, a chi volesse aggiungere ancora un po’ di cammino, di proseguire oltre: su sentiero, il percorso si inoltra in un bellissimo bosco di conifere, molto suggestivo (e i camminatori più esigenti possono proseguire oltre ancora, fino a raggiungere un bel punto panoramico e, volendo, più oltre la Casera Pioda, in alta quota).
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Tornando a noi, dal Rifugio Rasega guadiamo il fiume utilizzando i sassi sporgenti e facendo molta attenzione perché la corrente talvolta può essere molto forte. Ci spostiamo quindi sul lato opposto della valle e iniziamo a tornare verso San Martino. Seguiamo il sentiero, che procede sempre nel bosco. La traccia non è sempre evidente, ma per orientarci possiamo usare come riferimento il fiume, alla nostra destra. Proseguiamo senza grossi sconvolgimenti sul sentiero. 
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Dopo 40 minuti, arriviamo all’altezza dell’agriturismo già trovato in precedenza. Costeggiamo quindi il Laghetto del Qualido, sull’altro versante, poi procediamo oltre ancora per altri 20 minuti e torniamo al ponte iniziale.
A questo punto possiamo tornare a San Martino con il sentiero percorso all’andata, oppure – facendo una specie di 8 – possiamo seguire la strada carrabile in discesa. In questo caso, dopo circa 15 minuti di discesa, troviamo un sentiero sulla sinistra. Per tagliare un po’ di strada consigliamo di prenderlo e di seguire la traccia principale.
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Proseguiamo sempre sul sentiero, finché non troviamo una strada (Via dei Mulini). Continuiamo sulla strada, al termine della quale giriamo a sinistra e in pochi passi siamo nuovamente al parcheggio di partenza (poco più di 3 ore dalla partenza).
Michele Castelnovo, Guida Ambientale Escursionistica - www.trekkinglecco.com
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